Rocco Greco, imprenditore suicida nella sua azienda: “Si è sparato in testa”

Rocco Greco imprenditore suicida
Rocco Greco, l’imprenditore suicida (websource/archivio)

Rocco Greco, 57enne imprenditore di Gela, in provincia di Caltanissetta, si è tolto la vita all’interno della sua azienda, la Cosiam. Il fatto è avvenuto due giorni fa. L’uomo si è sparato un colpo di pistola alla tempia. Quando è stato trovato era ancora vivo. Trasportato d’urgenza all’ospedale ‘Vittorio Emanuele’, è spirato nonostante i tentativi disperati di salvarlo da parte dei medici, dopo che era arrivato nel nosocomio in codice rosso. Il suo nome è diventato noto nel 2008 in seguito a quella che fu una clamorosa protesta attuata assieme ad altri sei imprenditori. Tutti loro si barricarono sul tetto del palazzo che ospita la sede dell’Ato Ambiente Cl2. Gli uomini espressero il loro dissenso per quella che fu una gara d’appalto per assegnare il servizio smaltimento rifiuti ma che venne ritenuta truccata. Ci fu una sola ditta che riuscì a far suo l’incarico da 22 milioni di euro in totale, con anche un un ribasso dello 0,1%.

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Rocco Greco, chi era l’imprenditore suicida

E Rocco Greco era ben conosciuto anche per il suo impegno contro il racket delle estorsioni. La moglie ed i due figli che lavoravano con lui non sanno spiegarsi i motivi di questo gesto estremo. Il corpo intanto è stato restituito proprio ai parenti di Greco, dopo che il magistrato di turno che coordina l’inchiesta su questo suicidio ne aveva disposto l’autopsia. Si è voluto cercare ulteriore conferma sul fatto che l’uomo si sia deliberatamente tolto la vita. L’imprenditore, grazie alle sue denunce, sempre nel 2008 permise alle forze dell’ordine di arrestare 11 persone che tormentavano imprenditori e commercianti di Gela con pressanti richieste di pizzo. Chi non pagava subiva pesanti minacce e ritorsioni. Ed aveva anche fatto parte della associazione antiracket e antiusura di Gela “Gaetano Giordano”.

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