Genzano, la madre della bimba pestata dal compagno: “Lui ci voleva bene”

(Websource / archivio)

La mamma della piccola massacrata di botte dal patrigno confessa a “Pomeriggio Cinque” la sua verità, e lancia un appello.

“Non esisterà mai perdono per lui”. Così dice Sara, la madre della bimba di 22 mesi picchiata e ridotta in fin di vita lo scorso mercoledì dal suo patrigno, Federico Zeoli, a Genzano, alle porte di Roma. In un’intervista esclusiva rilasciata qualche giorno fa, la donna ricorda che non c’erano state avvisaglie della tragedia che si sarebbe poi consumata: “Non era la prima volta che lo lasciavo solo con le bambine. Non aveva mai dato segnali. È evidente che abbia qualche problema di testa”.

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L’appello di una donna rimasta sola

Oggi Sara non ha notizie della piccola ricoverata in ospedale, né può vedere le altre due sue figlie (per il momento affidate a una casa-famiglia), e racconta a “Pomeriggio Cinque” tutta la sua disperazione, mostrando la casa di Genzano ormai vuota: “Le hanno portate in una struttura privata, hanno detto che la mia casa non era adatta – dice – . Hanno cercato di farmi passare per una schifosa, per una che non pulisce. Semplicemente c’erano i piatti da lavare quella sera. E invece si sono messi a cercare stupefacenti, mentre Federico non usa quella roba”.

Sempre riferendosi all’uomo che ha pestato a sangue sua figlia ha detto: “Non era mai stato violento con me e con le bambine, non alzava nemmeno la voce: era una persona che ci voleva bene altrimenti non le avrei lasciate sole con lui. Sono le mie bambine, il mio sangue. E lui non doveva farlo. I bambini non si toccano”. Quindi ha ribadito: “Ora deve pagare, non lo perdonerò mai. Per lui provo odio e schifo. Però adesso fatemi vedere le mie bimbe: ho avuto problemi in passato, ma sono sempre stata una buona madre: ho combattuto per averle e per crescerle e lo farò ancora”.

Intanto un bollettino medico dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù rende noto che “sono stabili le condizioni cliniche della paziente di 22 mesi giunta nella notte di mercoledì scorso al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù” e” in queste ore si stanno effettuando esami clinici e strumentali per valutare la condizione neurologica post traumatica”, ma “la prognosi rimane riservata”.

EDS

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