Fisco, Salvini vuole eliminare gli studi di settore: “Roba da Unione Sovietica”

Studi di settore "Roba da Unione Sovietica"Nel corso di un comizio per le elezioni regionali in Abruzzo, Salvini ha parlato di una riforma del Fisco che prevede l’eliminazione degli studi di settore introdotti nel 1993 per eliminare il sommerso.

Continua l’opera riformatrice della Lega e di Matteo Salvini in campo economico. A margine di un comizio elettorale in vista delle elezioni regionali in Abruzzo, il vice premier e ministro dell’Interno ha spiegato che in questi giorni si sta lavorando per eliminare gli studi di settore: “Nei prossimi mesi elimineremo gli studi di settore. Sono una roba da Unione Sovietica”, ha esordito il leader del carroccio che in seguito ha spiegato: “stiamo lavorando con i nostri economisti per toglierli a breve, questa cosa degli studi di settore non si può più decidere a tavolino da Roma”. Dopo il decreto fiscale che ha alleggerito il carico di tassazione per gli arretrati favorendo il rientro in regola di imprenditori e liberi professionisti, la Lega sta pensando ad una tassazione più equa per chi lavora con partita iva.

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Studi di settore: la Lega presenta una risoluzione chiedendo di eliminarli

La richiesta di abolizione degli studi di settore è stata presentata già al parlamento con una risoluzione firmata dal deputato della Lega Guido Guidesi il quale ha definito il sistema di verifica applicato alla tassazione delle partite iva: “Uno strozzinaggio di Stato”. Lo stesso Guidesi ha chiesto nella risoluzione che venga cambiato totalmente il sistema di verifica dei redditi per permettere ai cittadini di non pagare tasse su “Redditi presunti”. Il deputato ha anche chiarito che, sebbene questa misura fosse stata attuata per eliminare l’evasione fiscale: “(Gli studi di settore) si sono rivelati una ghigliottina fiscale, un giogo tributario che sta strozzinando le partite Iva e che ha costretto una buona parte dei professionisti e degli imprenditori a pagare per ciò che non guadagnano”.

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