Roma, alunna molestata al Liceo: vergogna per la condanna al prof

vergogna per la condanna al profIl professore del Liceo Classico Tasso di Roma ha ammesso le proprie colpe ed è stato condannato a pagare un risarcimento di 50 mila euro, gli studenti rimangono perplessi dalla condanna.

Lo scorso anno al Liceo Classico Tasso di Roma, uno dei migliori licei della Capitale, è scoppiato il caso molestie. Un professore di Storia e Filosofia è stato denunciato da tre studentesse, due minorenni ed una quasi maggiorenne, a causa delle sue avance continue e sempre più insistenti. Ad una di esse, ora diplomata ed iscritta all’Università, era arrivato a scrivere fino a 200 messaggi in un giorno, per un totale di 2600 sms, in cui parlava di sesso, orgasmi e erezioni.

L’insegnante, che in un primo momento aveva negato le accuse delle studentesse, adesso ha confessato le sue colpe ed ha accettato un patteggiamento per il quale dovrà corrispondere un risarcimento da 50.000 euro. Informata della conclusione del procedimento penale, l’ex alunna ha dichiarato (come riportato sul ‘Corriere della Sera’): “A chi li pagherà quei soldi? A me no, io non avrò alcun tipo di risarcimento…”, un commento con cui la ragazza prende le distanze da una vicenda a cui non vuole più pensare.

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Alunna molestata al Liceo: genitori e alunni vogliono dimenticare l’accaduto

Ad un anno di distanza dallo scoppio del caso i genitori dei ragazzi ancora al Liceo ripensano all’accaduto come ad un brutto sogno, dal quale, una volta svegliato, vuoi staccare il pensiero per andare avanti con la tua vita. Anche gli studenti sembrano voler andare avanti, adesso al posto dell’insegnante denunciato c’è una docente preparata che svolge il proprio lavoro in maniera eccellente. Raggiunto dal ‘Corriere’ il rappresentante d’Istituto che seguì la vicenda in prima persona lo scorso anno (adesso anche lui uscito dal Liceo), cerca di trovare un lato positivo nella conclusione di questa brutta vicenda: “Se interpretiamo il patteggiamento come un’ammissione possiamo dire che almeno ha confessato, perché all’epoca negava totalmente ogni responsabilità”, ma non può non sottolineare come una simile conclusione lasci con l’amaro in bocca: “Certo, pagare per chiudere i conti con un reato del genere, lascia perplessi”.

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