Sanremo 2019, tutto sugli Zen Circus: la storia della band rock per la prima volta al Festival

Sanremo Zen Circus rock
(Foto di Ilaria Magliocchetti Lombi)

Per la prima volta nella sua storia la band rock Zen Circus prenderà parte al Festival di Sanremo grazie al brano ‘L’amore è una dittatura’.

Mancano ormai poche ore all’inizio della 69esima edizione del Festival di Sanremo. Con la conduzione del direttore artistico Claudio Baglioni, affiancato quest’anno da Claudio Bisio e da Virginia Raffaele, il palco dell’Ariston accoglierà il meglio della musica italiana. E se le previsioni già danno i favoriti alla vittoria finale, tutti i big in gara sono pronti a darsi battaglia per conquistare la gloria alla kermesse sanremese. Tra questi ci sarà anche il gruppo Zen Circus. Fondata nel 1994 a Pisa, la rock band attualmente conta 4 componenti: Andrea Appino (voce e chitarra), Karim Qqru (batteria), Massimiliano “Ufo” Schiavelli (basso) e Francesco Pellegrini (chitarra). Gli Zen Circus parteciperanno per la prima volta al Festival di Sanremo con il brano ‘L’amore è una dittatura’.

Sanremo 2019, Zen Circus: la storia della band rock

Il nome del gruppo, Zen Circus, fa riferimento a Zen Arcade e a Metal Circus, ovvero due lavori del gruppo hardcore punk/alternative rock statunitense Husker Du. La band è stata fondata nel 1994 da Andrea Appino e da Marcello Bruzzi, debuttando nel 1998 (con il nome di The Zen) con l’album autoprodotto ‘About Thieves, Farmers, Tramps and Policemen). All’epoca nella band c’era anche il bassista Emiliano Valente. La svolta si ha nel 2000, quando dopo l’addio di Valente arriva il chitarrista Massimiliano Schiavelli. La partecipazione all’Arezzo Wave On The Rocks lancia la band sulla scena rock italiana, anche grazie all’arrivo di Karim Qqru. Nel 2004 l’album ‘Doctor Seduction Tour’ viene accolto molto positivamente dalla critica. Tra il 2007 e il 2008 la band collabora attivamente con il bassista statunitense Brian Ritchie, poi nel 2009 esce ‘Andate tutti affanculo’. E’ un album importante, perché è il primo in cui si canta solo in italiano e viene acclamato come uno dei migliori dischi dell’anno. Seguiranno altri 4 album: ‘Nati per subire’, ‘Canzoni contro la natura’, ‘La terza guerra mondiale’ e ‘Il fuoco in una stanza’. Tutte le attenzioni, oggi, sono naturalmente concentrate sulla prima partecipazione a Sanremo.

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