Ossa nella Nunziatura Apostolica, risolto il mistero: “Trovato a chi appartenevano”

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Ossa nella Nunziatura Apostolica, risolto il mistero

Scoperta la verità sulle ossa ritrovate in un palazzo della Nunziatura Apostolica. Subito c’era stato un collegamento con Emanuela Orlandi e Mirella Gregori.

È stato risolto il mistero sulle ossa ritrovate in un palazzo della Nunziatura Apostolica a Roma a fine ottobre scorso. Si trattava di resti riconducibili in maniera evidente a due distinte persone, e subito era sorta la possibilità che potessero essere attribuite ad Emanuela Orlando e Mirella Gregori, le due ragazze sparite nella Capitale tra maggio e giugno del 1983. Dopo tre mesi il mistero sull’identità dei proprietari di queste ossa è stato risolto. Non si tratta delle due adolescenti, la cui sorte continua ad essere ancora un grosso mistero dopo decenni. I proprietari di quei resti sarebbero due uomini vissuti nell’Antica Roma imperiale.  Ne ha parlato la trasmissione ‘Chi l’ha Visto’ nella puntata di ieri, dopo aver trattato il caso anche nelle scorse settimane. A fornire una risposta definitiva su questo caso sono stati alcuni specialisti di un istituto scientifico di Caserta.

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Ossa nella Nunziatura Apostolica, già dopo poco smontata l’ipotesi Orlandi-Gregori

Ulteriori analisi del dna estrapolato dai resti hanno portato a credere che i due individui siano vissuti tra il 90 ed il 230 dopo Cristo. A disposizione degli esperti c’erano mascella, femore, costole, denti e dei frammenti di cranio. Ma già pochi giorni dopo il ritrovamento delle ossa, avvenuto in un edificio di Villa Giorgina in via Po a Roma dove per l’appunto ha sede la Nunziatura Apostolica, era emerso il dato significativo in base al quale i soggetti erano adulti maschi vissuti prima del 1964. E con tutta probabilità si andrà verso l’archiviazione del caso dopo che la Procura di Roma aveva aperto un fascicolo in riferimento alle vicende di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori.

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