Cardito, rivelazione choc di Nunzia, l’amica di Tony: “E’ un mostro”

bimbo ucciso

Sul dramma di Cardito ci sono nuove testimonianze, a parlare è Nunzia, l’amica di Tony: “E’ un mostro ed ha un figlio con un’altra donna”.

Nuove testimonianze sull’efferato omicidio di Cardito dove a pagare l’ira di un uomo è stato il piccolo Giuseppe di sette anni e la sua sorellina di 8 Noemi. Fortunatamente la sorellina più piccola non ha subito danni, ma Giuseppe ha pagato con la vita, mentre Noemi riporterà per sempre le ferite e non quelle sul volto, evidenti ed eloquenti, ma quelle sul cuore. A parlare stavolta è un’amica di Tony, Nunzia, che non fa sconti all’italo tunisino e dichiara a Pomeriggio 5: “Quella mattina sarei dovuta andare a prendere un caffé a casa loro. Tony Essobdi Badre è un mostro. Abbiamo ricevuto una telefonata dal fratello di Tony, Raffaele, che ci ha raccontato l’accaduto. Mi sono precipitata a casa della mamma di Tony, ho caricato tutti in macchina, anche la terzogenita di Valentina per correre in ospedale. Ma mi ha chiamato la questura e mi ha detto di andare lì. Ho dovuto portare la figlia piccola di Valentina che è stata messa in un centro”. E stando alle dichiarazioni di Nunzia, lei stessa non avrebbe mai visto alcun livido altrimenti avrebbe denunciato entrambi ai Carabinieri, asserisce e rivela una notizia choc: Tony pare abbia un figlio con un’altra donna di Roma. 

Caso Cardito, si indaga sulla madre. Era presente

Giuseppe perde la vita a 7 anni per mano del patrigno Tony Essobdi Badre reo confesso, che avrebbe spiegato le “motivazioni” del folle gesto. I bambini che saltavano sul letto in una domenica che sarebbe dovuta essere tranquilla in famiglia e che invece si è trasformata nell’ultima della vita del piccolo Giuseppe. I salti sul letto ed ecco rompersi la barra dello stesso facendo appannare mente e cuore di Tony che prima con calci e pugni e poi con il manico della scopa, avrebbe riempito di botte i due cuccioli causando l’irreparabile. Tony ha ammesso l’omicidio del piccolo Giuseppe ed ha aggiunto (aggravando la sua situazione) che ciò sarebbe accaduto dopo che aver fumato una massiccia quantità di spinelli così come spesso accadeva.  Forse per giustificarsi, ma non vi sono giustificazioni, l’uomo ha ammesso l’uso dello stupefacente, ma per lui si sono aperte le porte del carcere in isolamento e controllato a vista dagli agenti per timore che gli altri detenuti possano fargli del male o che a farsene possa essere proprio lui stesso. Intanto la Procura indaga su Valentina, la madre di Giuseppe e Noemi, che stando alla ricostruzione dei fatti sarebbe stata presente al momento delle percosse e che si sarebbe messa tra il compagno e i suoi figli, ma che dopo il misfatto entrambi non abbiano ritenuto opportuno portare i piccoli al Pronto Soccorso ma procedere con medicazioni fai da te. Giuseppe poteva essere salvato se fosse stato soccorso in tempo? E su questo, l’amica di Tony, Nunzia, chiude con una domanda rivolta a Valentina che lascia tanto amaro dentro di se: “Perché non hai chiesto aiuto? Che ti serviva il calore nel letto? Non c’è calore più grande dei figli”.

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