Don Salvo risponde al sacerdote di Torino: “Senza il credo si tradisce la fede”

Don Salvo contro il sacerdote di Torino
(ScreenShot Video)

Il sacerdote siciliano don Salvo ha criticato aspramente la decisione di non recitare il Credo di don Fredo Olivero, sostenendo che con tale comportamento mette a rischio la fede dei parrocchiani.

Durante la Messa di Natale alla parrocchia San Rocco di Torino, Don Fredo Olivero ha sorpreso i presenti dicendo loro: “Sapete perché non dico il Credo? Perché non ci credo”, una frase che ha fatto ridere alcuni dei parrocchiani presenti poiché sembrava semplicemente una battuta, ma che successivamente ha assunto i contorni di una presa di posizione: “Se qualcuno lo capisce… Ma io dopo tanti anni ho capito che era una cosa che non comprendevo e non potevo accettare” aggiunge il sacerdote che poi conclude tale dicendo: “Quindi cantiamo qualcos’altro che dica le cose essenziali della nostra fede”.

Nei giorni seguenti il video in cui il parroco sconfessa la prorpia convinzione nel Credo è diventato virale e la notizia è stata variamente trattata da molti quotidiani locali e nazionali. Alcuni hanno anche supposto che su tale posizione si sarebbe espressa la Diocesi di Torino e che don Fredo sarebbe stato sostituito da un altro sacerdote che, a differenza sua, aveva piena fiducia nel Credo. Al momento, però, pare che non siano stati presi dei provvedimenti, una mancanza di azione che ha sorpreso e fatto alterare don Salvatore Priola, sacerdote di Altavilla Milicia (Palermo).

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Don Salvo: “Se si perde la fede bisogna lasciare l’incarico”

Nel corso di una sentita omelia, il sacerdote siciliano ha espresso la propria opinione sulla vicenda sottolineando la gravità delle parole del collega torinese: “Ci sono parroci che ultimamente sproloquiano, persino dall’ambone, dicendo stupidaggini grandi quanto l’Universo”, dice il parroco esordendo la sua invettiva contro don Fredo: “Non sono parole al vento, quei dodici articoli del Credo che ripetiamo ogni domenica non sono una formula scriteriata da imparare a memoria senza la minima consapevolezza”.

L’invettiva del vescovo prosegue sottolineando l’errore di una Diocesi che non prende provvedimenti: “I media danno risalto ad un sacerdote stralunato che ha perso la fede e che il Vescovo tiene ancora al suo posto…”, quindi spiega come chi è cattolico non possa rinnegare il Credo:  “La nostra fede è riposta in Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo, chi non la vuole accettare rimanga pure a casa, diventi anche testimone di Geova, faccia quello che vuole, ma questa è la nostra fede… Possiamo mettere in dubbio tutto, ma dobbiamo avere il coraggio di prendere le distanze e non dichiararci più cristiani cattolici”.

Dopo aver ribadito che esiste un Vangelo a cui tutti bisogna sottostare, don Salvo invita i fedeli ad avere il coraggio di zittire un sacerdote qualora stia dicendo qualcosa che va contro la fede ed il cattolicesimo. Solo in questo modo si può preservare la fede stessa, messa a rischio dalle parole di qualcuno che la mette in dubbio nonostante avrebbe il compito di instillarla e accrescerla nei parrocchiani. Il concetto finale espresso da don Salvo è che, se simili atteggiamenti verranno tollerati, a rischio non c’è solamente la fede del parroco, ma quella di tutta la sua comunità.

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