Droga, gli agenti sotto copertura salvano centinaia di vite

Gli agenti sotto copertura lavorano lontano dai rispettivi luoghi di origine e vengono addestrati per sembrare tossicodipendenti alla ricerca di roba da farsi. Molto spesso vengono studiati i comportamenti dei ‘clienti’ abituali e si prova ad ottenere la fiducia degli spacciatori. Nulla viene lasciato al caso ed anche i soggetti utilizzati sono maggiormente preposti ad un caso piuttosto che ad un altro. Si va quindi dallo ‘scapestrato’ squattrinato al professionista ben vestito. Tutti agenti ‘undercover’ preparatissimi. Purtroppo proprio il vicequestore ricorda che la vendita del singolo spacciatore è ritenuto un reato lieve, che non porta alla localizzazione del gruppo criminale. Alle spalle dei pusher c’è infatti una grossa organizzazione ben radicata e con un suo sistema di vendita della droga. Una cosa che garantisce milioni di euro di proventi. Ed anche le classiche intercettazioni spesso si rivelano infruttuose, poiché i pusher non usano telefonini tranne casi rari.

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Questa strategia anti-droga sta pagando

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