Foggia, si finge sacerdote e celebra la messa: scomunicato

Foggia finto sacerdote
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Incredibile episodio a Torremaggiore (Foggia), dove un uomo si è finto sacerdote e ha celebrato l’Eucarestia.

Ha dell’incredibile quanto accaduto a Foggia, e precisamente nella località di Torremaggiore. Un episodio che ha lasciato interdetta la locale comunità. Quella che a fine dicembre era raccolta nella preghiera per celebrare le festività natalizie e che aveva imparato a conoscere don Alessio Prencipe. Un sacerdote nuovo, mai visto da quelle parti, ma che era stato presentato come monaco e presbitero. La realtà, però, era ben diversa. E ci ha pensato il vescovo della diocesi di San Severo, monsignor Giovanni Checchinato, a rivelarla attraverso una nota ufficiale nella quale ha ricostruito gli eventi che si sono susseguiti a Torremaggiore.

Foggia, si finge monaco e prete e celebra la messa

Alessio Prencipe (nella foto, pubblicata in anteprima dall’Ansa) avrebbe millantato di essere un sacerdote, mentendo sulla sua identità di monaco e presbitero. E’ quanto risulta alla diocesi di San Severo, il cui vescovo, monsignor Giovanni Checchinato, ha pubblicato una nota in cui spiega ciò che è accaduto a Torremaggiore, in quel di Foggia: “L’uomo, carpendo la buona fede e traendo in inganno il parroco della chiesa parrocchiale di Santa Maria della Strada, ha dichiarato di essere monaco benedettino e prete – si legge – Inoltre è stato presentato come assistente spirituale nazionale dell’associazione ‘Laudato Sii’. Visto e considerato che il 27 dicembre scorso ha simulato la celebrazione dell’Eucaristia nella parrocchia di Santa Maria della Strada a Torremaggiore ed ha ascoltato la confessione di alcuni fedeli, è incorso ‘ipso facto’ nella pena dell’Interdetto ‘latae sententiae’ e non potrà ricevere i sacramenti”.

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Foggia, scomunica ‘latae sententiae’ per il finto sacerdote

La scomunica ‘latae sententiae’ è normata nel Titolo III (‘Usurpazione degli uffici ecclesiastici e delitti nel loro esercizio’) della seconda parte (‘Le pene per i singoli delitti’) del sesto libro (‘Le sanzioni nella Chiesa’) del Codice di diritto canonico. Il procedimento è nei confronti di Alessio Prencipe è stato quindi avviato.

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