Federico, morto di meningite: il coraggioso appello della sua mamma

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Federico, il ragazzo morto di meningite a Roma (Facebook)

La tragedia di Federico, morto di meningite a 15 anni: chi era il ragazzo, il coraggioso appello della sua mamma agli altri genitori.

Tiene banco la vicenda di Federico, il 15enne di Roma morto per meningite nella notte del 14 gennaio: la tragedia del ragazzo ha riacceso i riflettori su una malattia che in Italia, negli ultimi anni, sta conoscendo una notevole diffusione. Anche personaggi del mondo dello spettacolo, come l’attore Marco Bocci, hanno avuto a che fare con la malattia e l’allarme è sempre molto alto.

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Il racconto della mamma di Federico: le ultime ore del ragazzo

Il ragazzo si è spento nel reparto di Terapia Intensiva del policlinico Umberto I di Roma, con affianco sua mamma Valeria, che è ora disperata per l’accaduto, ma non si perde d’animo e lancia un messaggio accorato, rivolto ad altri genitori: “Vaccinate i vostri figli”, il riassunto delle sue parole, giunte attraverso un’intervista ai quotidiani del gruppo Caltagirone. Mamma Valeria ricorda: “Federico lo avevo vaccinato quando era ancora piccolo per il meningococco B, adesso che era adolescente non ci avevamo pensato agli altri tipi di vaccinazioni consigliate”.

La speranza di questa mamma è che la morte di suo figlio non sia vana e lo ribadisce, ricostruendo le ultime ore del ragazzo. Federico, spiega, era uscito con gli amici domenica pomeriggio, lei lo è andato a riprendere, non notando nulla di strano. Nella notte tra domenica e lunedì la situazione è precipitata: Federico, Pippi come lo chiamava affettuosamente la sua mamma, ha iniziato a star male, aveva la febbre alta e nulla si è potuto fare per salvarlo.

Le passioni di Federico, l’adolescente ucciso dalla meningite

Il ragazzo sin da bambino era appassionato di cucina, per seguire le sue passioni si era iscritto all’alberghiero: “La passione per la cucina gli era venuta da bambino, quando la sua baby-sitter che aveva una pasticceria, passava i pomeriggio con lui a fare i dolci”. Successivamente, frequentando al scuola, aveva deciso di seguire i corsi che riguardavano la sala, voleva diventare un maitre, ma la mamma assicura che era un ragazzo che di sogni ne aveva davvero molti. Sogni resi vani dalla meningite, che lo ha strappato ai suoi cari molto presto.

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