Cesare Battisti, il fratello difende l’ex terrorista: “Non è colpevole, ma vittima”

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(MIGUEL SCHINCARIOL/AFP/Getty Images)

Il fratello di Cesare Battisti difende l’ex terrorista dei Pac dopo l’arresto in Bolivia e l’estradizione in Italia.

Nonostante la condanna all’ergastolo per la riconosciuta partecipazione a quattro omicidi, Cesare Battisti viene difeso a spada tratta dal fratello maggiore. L’ex terrorista dei Pac (Proletari Armati per il Comunismo) è stato arrestato in Bolivia due giorni fa dopo essere fuggito dal Brasile, per poi essere estradato in Italia nella tarda mattinata di ieri. “Per me Cesare non ha ammazzato nessuno. Non è colpevole, bensì una vittima. I processi furono in contumacia. E’ stato condannato contumace”, ha commentato Vincenzo Battisti, fratello maggiore del 65enne di Cisterna di Latina, che poi ha aggiunto: “L’arresto è un’ingiustizia, lo stanno accusando di quello che non ha commesso”.

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Cesare Battisti, il fratello dopo l’arresto e l’estradizione: “Non ha ammazzato nessuno, è una vittima”

L’arresto e l’estradizione in Italia di Cesare Battisti hanno avuto un notevole eco mediatico, anche per la ‘presenza’ costante del governo italiano nella vicenda. Ad attendere l’ex terrorista a Ciampino, ieri, c’erano il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini e il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Vincenzo Battisti, fratello di Cesare, si scaglia proprio contro il leader leghista: “Salvini è un fascista – ha dichiarato in un’intervista rilasciata a Il Messaggero – Andasse ad arrestare i suoi amici in Brasile”. “Se mio fratello parlasse, farebbe crollare la politica. Non hanno mai voluto che parlasse perché sono tutti compromessi – ha aggiunto – Quello che mi dà più fastidio è che hanno sempre rotto a mio fratello, mentre i fascisti che hanno ammazzo e stanno in Brasile nessuno li cerca”. Dopo l’estradizione in Italia, Cesare Battisti è stato trasferito nel carcere di Oristano. La prigione è stata preferita a quella di Rebibbia per ragioni di sicurezza.

TB

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