Vieni da me: ospite Giampiero Mughini, i ricordi del giornalista

Giampiero Mughini a Vieni da me
(screenshot video)

Primo appuntamento della settimana con Vieni da me: ospite Giampiero Mughini, i ricordi del giornalista intervistato da Caterina Balivo.

Ospite della prima puntata della settimana di ‘Vieni Da Me‘ è Giampiero Mughini, i ricordi del giornalista intervistato da Caterina Balivo. “A me interessano le cose dell’anima, in televisione si vede l’anima”, ha spiegato tra le altre cose il noto personaggio televisivo.

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Giampiero Mughini: il cassetto dei ricordi del giornalista

Classe 1941, il giornalista catanese, già direttore responsabile del giornale del movimento politico Lotta Continua, è divenuto personaggio noto al grande pubblico perché – da juventino sfegatato – è stato lanciato come ospite da Maurizio Mosca nel programma sportivo L’appello del martedì. Successivamente ha ottenuto la partecipazione fissa a Controcampo. Nel salotto della Balivo, Giampiero Mughini parla dei suoi due cani: si chiamano Bibì e Clint in onore di due grandi attori, Brigitte Bardot e Clint Eastwood.

Spazio anche al caso Cristiano Ronaldo, accusato di stupro: Mughini lo difende e sottolinea come labile sia il confine che delimita una serata in compagnia di una ragazza dalle molestie sessuali. La giornalista ha anche parlato della sua compagna, Michela Pandolfi, costumista in Rai, di come si sono conosciuti per caso e da 28 anni stanno insieme. Per Giampiero Mughini arriva quindi una sorpresa: la moglie entra in studio.

La vita privata di Giampiero Mughini

Su Michela ha raccontato: “Non mi dispiacerebbe farne altri 28. Lei è soffice come una piuma”. Quindi ha parlato della sua famiglia: “I miei si separarono quando avevo 7-8 anni. All’epoca vivere solo con una madre era inedito. Un po’ mi vergognavo”. Il giornalista non ha figli: “Non ne ho mai desiderati”. E sul ruolo di genitore: “Penso sia un mestiere molto difficile, bisogna saperlo fare. Io penso che non avrei saputo farlo, che potevo solo badare a me stesso”.

Mughini sembra essere molto legato ai ricordi del padre: “Mio padre non aveva bisogno che gli dicessi chissà cosa. Gli portai una pagella che aveva solo un 7 come voto più basso…”. Poi ancora: “Una volta mi disse che mia madre stava frequentando un altro uomo. Io avevo 13 anni e gli dissi che era nel suo pieno diritto”.

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