Cesare Battisti, Salvini esulta: “Ora marcisce in carcere”

Cesare Battisti, arrestoCesare Battisti: dopo l’arresto e l’arrivo in Italia, Matteo Salvini ha rilasciato una lunga dichiarazione in cui manifesta orgoglio per l’arresto del latitante.

Ci sono voluto quasi 38 anni ma alla fine Cesare Battisti, ex leader del Pac rifugiatosi in Brasile, è stato finalmente estradato in Italia questa mattina. In questi anni Battisti si è sempre proclamato innocente, sul suo capo però pendevano due condanne all’ergastolo per duplice omicidio e concorso in omicidio di altre due persone. Da tempo l’Italia cercava di ricondurlo in patria per fargli scontare la pena nelle nostre prigioni, ma solo con l’approdo alla presidenza di Bolsonaro è stato ottenuto il consenso all’estradizione.

Arrestato ieri in Bolivia mentre cercava di fuggire per l’ennesima volta, Battisti a 63 anni è finalmente giunto in Italia questa mattina, dove ad attenderlo c’erano gli agenti di polizia, il ministro della Giustizia Bonafede e quello dell’Interno Matteo Salvini. Proprio quest’ultimo ha manifestato apertamente enorme soddisfazione per il risultato ottenuto e dichiara che sconterà il resto della sua vita in carcere.

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Cesare Battisti, Salvini: “Marcisca in galera”

In una lunga lettera inviata al sito d’informazione ‘Leggo‘, Matteo Salvini spiega per quale motivo Cesare Battisti deve passare il resto della sua vita in carcere: “L’abbiamo preso. E ora dovrà marcire in galera. Cesare Battisti non è un perseguitato o un semplice scrittore di romanzetti: è un terrorista comunista. Un assassino. Un codardo. Da decenni si era rifugiato all’estero per non pagare le sue colpe. È stato protetto e coccolato da donne e uomini di sinistra, presunti intellettuali, vip e politici”.

In una seconda parte della lettera, il ministro dell’Interno esulta per il risultato ottenuto dalla polizia e dal governo, mostrando anche riconoscenza per il presidente del Brasile Bolsonaro per aver mantenuto la promessa fatta: “Ora la pacchia è finita. Merito di un governo che ha ridato prestigio all’Italia. Non è un caso se il nuovo presidente brasiliano, Bolsonaro, aveva promesso pubblicamente di riconsegnarci Battisti. Ha mantenuto la parola, dando prova di una serietà e di una lealtà per cui lo ringrazio a nome degli italiani. Ringrazio Bolsonaro ma ringrazio anche le autorità boliviane e le nostre straordinarie donne e uomini dell’Intelligence e delle Forze dell’Ordine. Siamo orgogliosi dei nostri investigatori, della nostra Polizia e in generale delle nostre divise!”.

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