Terremoto Etna: scossa di magnitudo 4.1, la terra trema ancora

Terremoto Etna
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Terremoto Etna: una scossa di magnitudo 4.1 in provincia di Catania, la terra trema ancora nella notte, ecco le motivazioni.

Ancora paura per la popolazione che vive ai piedi dell’Etna: qualche notte fa, un sisma di magnitudo 3.5 con epicentro a Ragalna (provincia di Catania) è stato registrato dall’Ingv. Il terremoto è stato seguito da una serie di altre scosse di magnitudo compresa tra 2.0 e 2.3. A rendere complicata la situazione, oltre alle scosse, anche il maltempo dei giorni scorsi, con la neve che è arrivata puntuale e copiosa.

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Etna: le motivazioni del terremoto di stanotte

I comuni maggiormente colpiti dalla perturbazione dei giorni scorsi sono anche quelli danneggiati dal sisma del 26 dicembre 2018, di magnitudo 4.8 sull’Etna, come Santa Venerina, Zafferana Etnea e Acireale. Appena due notti fa, era poi arrivata un’altra scossa di magnitudo 2.9 nella zona di Nicolosi.

Stanotte, l’ultima scossa di questa lunga serie: una forte replica, la più violenta degli ultimi giorni, ha svegliato gli abitanti della provincia di Catania. Il sisma ha avuto magnitudo 4.1 e ha colpito a 10 km da Milo e a una profondità di 2 km. Il capoluogo etneo è distante 33 km dall’epicentro di stanotte, che ha svegliato la popolazione. L’epicentro del sisma, contrariamente ad altri più vicini a centri abitati, è stato localizzato al centro del Parco dell’Etna. Stanotte si sarebbe mossa la famosa faglia Pernicana presente nell’area nord-orientale dell’Etna. Secondo il vulcanologo Marco Neri si tratta di “movimenti che avvengono lungo le faglie, sui settori orientali e meridionali del vulcano, in risposta all’intrusione magmatica di dicembre“.

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