Decreto sicurezza, Salvini risponde a Orlando: “Pensi ai cittadini di Palermo”

Decreto sicurezza
(Websource / archivio)

Decreto sicurezza: dopo le dichiarazioni del sindaco di Palermo Orlando, Matteo Salvini affida la propria risposta ai social ed invita il politico del PD a pensare ai propri cittadini.

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha dichiarato di voler boicottare il decreto sicurezza approvato dal governo poiché ingiusto nei confronti degli immigrati che arrivano in Italia. Una dichiarazione di boicottaggio che è stata supportata anche dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris e da altri sindaci del Pd. Alle provocatorie dichiarazioni dei sindaci ha risposto in serata il ministro dell’Interno Salvini, il quale ha affidato ad un video sulla propria pagina Facebook la propria posizione a riguardo.

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La risposta del vice premier al sindaco di Palermo parte dalle presunte lamentele giunte a Salvini da cittadini palermitani arrabbiati: “Mi arrivano messaggi di cittadini palermitani imbufaliti che mi dicono: ‘Ma come? A Palermo abbiamo problemi di case, di traffico, di criminalità, problemi di abusivismo, problemi di sporcizia, problemi con i mezzi pubblici, problemi di sanità e di cosa si occupa il sindaco? Dei poveri immigrati e di andare contro a Salvini'”. L’aver riportato le lamentele dei cittadini palermitani serve a Salvini per comunicare ad Orlando e agli altri sindaci che non vogliono applicare il decreto sicurezza che dovrebbero prima guardare alle esigenze dei propri cittadini: “Vi pare normale che vi sia l’assistenza gratuita per gli immigrati clandestini? Gli italiani sono costretti a pagare il ticket e gli immigrati irregolari hanno tutto gratis? Ma a voi dei cittadini italiani che vi pagano lo stipendio non importa niente?”. Nel concludere Salvini si augura che i sindaci che boicottano il decreto rifiutino anche i finanziamenti che arriveranno per applicarlo, quindi aggiunge: “Rispettate o meno la legge, non mi rovinate il sonno. Mi spiace che ci siano dei sindaci pagati dagli italiani e dagli immigrati regolari che fanno i fenomeni”.

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