Il 2018 di Papa Francesco: quali sono state le difficili scelte del Pontefice e perché i giovani si allontanano sempre più dalla Chiesa.
Con un editoriale sul sito del Fatto Quotidiano, Marco Marzano, Professore ordinario di Sociologia all’Università di Bergamo, ha fatto alcune osservazioni rispetto a quello che è stato il Pontificato di Papa Francesco nel 2018, a partire dal Sinodo dei giovani, definito “un flop clamoroso” ma che soprattutto evidenzia la disaffezione delle nuove generazioni nei confronti della Chiesa Cattolica. Un problema di non poco conto, se si va ad aggiungere a una crisi delle vocazioni che sembra ormai irreversibile.
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Cosa viene contestato a Papa Francesco oggi
Insomma, quella del Sinodo dei giovani viene definita “una scelta fallimentare e masochista”, ma sicuramente non è l’unica che viene contestata al Pontefice, che stando a quanto scrive il sociologo ha dovuto fare retromarcia rispetto a quelli che erano stati gli obiettivi dichiarati all’inizio del suo mandato, come l’aumento dei poteri delle periferie e la messa in discussione del ruolo delle donne. Peraltro, osserva il sociologo, qualcuno “temette davvero che un pericoloso sovversivo fosse giunto al vertice della Chiesa per ribaltarla dalle fondamenta”.
Negli anni, dunque, si creò un’opposizione interna alla Chiesa Cattolica, contraria a quel cambiamento annunciato e poi mai avvenuto, viene osservato ancora. Quello che stupirebbe, stando a quanto scrive il professor Marzano, è che Papa Francesco avrebbe inseguito la ‘destra reazionaria’ sul suo stesso terreno. Lo dimostrerebbero le ultime posizioni assunte sul tema della pedofilia. Insomma, chiosa il sociologo, “venerato come un’icona da una sinistra che si è accontentata delle sue promesse e che assiste imbambolata e impotente al loro sistematico tradimento, Francesco ha scelto di dedicare la parte finale del suo pontificato alla paziente rassicurazione dei suoi nemici, sia di quelli personali che di quelli diciamo ideologici”.
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