Austria: proposta di legge per negare l’asilo agli immigrati clandestini

Divieto di asilo politico per qualunque richiedenteIl governo austriaco ha intenzione di approvare una legge che permetta di negare il diritto di asilo politico a chiunque giunga nel paese come clandestino.

Quest’estate l’Italia è stata messa nel mirino dell’Unione Europea per aver deciso di chiudere i porti alle Onlus che portavano nel nostro Paese gli immigrati salvati in mare. Una scelta ritenuta contraria ai principi di solidarietà e umanità su cui si basa la nostra nazione e su cui si basa anche l’Unione Europea. L’intenzione del governo non era quella di negare l’approdo nel nostro Paese a tutti gli immigrati, ma semplicemente ottenere degli accordi che permettessero di distribuire il carico del flusso migratorio.

In questi giorni l’Austria ha deciso di fare un ulteriore step rispetto a quanto fatto dall’Italia proponendo una proposta di legge che permetterà al Paese alpino di rigettare la richiesta di qualsiasi persona abbia raggiunto l’Europa attraverso il traffico di esseri umani. La legge, a detta del ministro dell’Interno Herbert Kickl e del primo ministro Sebastian Kurz (il più giovane premier d’Europa), sarebbe tesa a smontare il traffico di migranti e la cultura dell’immigrazione nelle popolazioni africane.

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Legge per negare l’asilo, Kurtz: “Non sono i più poveri che giungono in Europa”

Il primo ministro austriaco è sicuro non solo che chi affronta i viaggi sui barconi non siano le persone con i maggiori problemi economici: “Non sono i più poveri che partono, ma coloro che possono pagare i trafficanti di esseri umani (bisognerebbe capire anche come li pagano)”, ma che proprio la disponibilità dei Paesi europei abbia permesso un simile traffico e permesso la creazione, in Libia e altri Paesi costieri, di veri e propri lager in cui i partenti vengono trattati in maniera disumana. La soluzione a queste atrocità sarebbe dunque il diniego di diritto d’asilo a chiunque giunga in europa attraverso gli scafisti e creare delle condizioni economiche migliori nelle loro nazioni d’appartenenza: “E’ nostra priorità cristiana e sociale di creare delle condizioni migliori per loro”.

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