Un video scioccante apparso sul web in queste ore conferma la matrice terroristica dell’esecuzione delle due turiste scandinave uccise in Marocco.
Nelle scorse ore aveva destato sensazione la notizia delle due turiste scandinave brutalmente uccise in Marocco. Le due ragazze, Louisa Jesperen (24enne studentessa danese) e Maren Ueland, 28enne norvegese, volevano raggiungere la vetta del monte Toubkal e per questo motivo la notte di domenica avevano creato un accampamento sull’altopiano dell’Imlil (a 70 chilometri da Marrakesh). Nel corso della notte due uomini le hanno trovate ed hanno fatto scempio dei loro corpi: prima le hanno denudate, picchiate e stuprate ed infine hanno tagliato di netto la testa dai loro corpi.
L’allarme è partito lunedì mattina quando un viandante ha trovato i loro corpi nudi e decapitati. Gli investigatori si sono immediatamente diretti sul luogo ed hanno aperto un’indagine per omicidio volontario. Sin dai primi momenti, data la modalità dell’omicidio, si era pensato che l’efferato crimine fosse un atto di terrorismo di matrice islamica, ma con il passare delle ore questa ipotesi sembrava decaduta.
Leggi anche -> Marocco, decapitate due giovani turiste scandinave: sospetto terrorismo
Turiste uccise in Marocco: lo scioccante video dell’esecuzione sul web
A togliere ogni dubbio sulla matrice terroristica dell’abominevole omicidio delle due turiste è un video dell’esecuzione postato sul web in queste ore. Nel filmato si vedono le due ragazze completamente nude che urlano di dolore e piangono dinnanzi ai loro carnefici. Gli uomini, incuranti delle urla delle loro vittime, le afferrano per i capelli e tagliano loro la gola con un coltello, quindi staccano di netto la testa dal loro corpo. Terminata la brutale esecuzione i due boia affermano fieramente di far parte dell’Isis. Le turiste uccise in Marocco sono solo le ultime due vittime della ferocia di Daesh, associandoci alla scelta di altre realtà non mostreremo le immagini di questo atto disumano.
Leggi le nostre notizie anche su Google News
Fabio Scapellato
