Deputata aggredita, l’accusa: tutto falso, ma lei pubblica i referti

deputata aggredita
Mara Lapia (Facebook)

La deputata del Movimento 5 Stelle Mara Lapia denuncia di essere stata aggredita, l’accusa di una donna: tutto falso, ma lei pubblica i referti.

Sta diventando un vero e proprio giallo quello di Mara Lapia, deputata alla Camera del Movimento 5 Stelle. La donna è stata infatti aggredita da un uomo mentre stava facendo la spesa all’interno di un supermercato di Nuoro. La sua ricostruzione sembra chiara e circostanziata, ma adesso emerge un audio diffuso su WhatsApp, che in sostanza smentisce la versione della parlamentare.

Per approfondire –> Movimento 5 Stelle, pestata la deputata Mara Lapia: “Ha numerose contusioni”

Le accuse di una testimone e la replica della deputata

Nell’audio parla una presunta testimone, sostenendo che la parlamentare non sarebbe stata assolutamente aggredita, ma si sarebbe lasciata cadere, per poi accusare l’uomo di averle messo le mani addosso. L’aggressore o presunto tale, stando a sentire la versione della donna, era anche accompagnato dall’anziana madre, che si sarebbe prodigata per fare da paciere.

L’onorevole Mara Lapia ha così scelto di pubblicare il referto medico e chiarire: “Non commento le gravi menzogne diffuse da organi d’informazione senza alcuna verifica sulla mia persona. Bastava chiamarmi, come vuole ogni buona regola deontologica, ed avrei fornito il referto medico che pubblico togliendo solo alcuni dati sensibili. Tutti possono leggere quello che ho subito. Il referto medico parla chiaro con una prognosi di 30 giorni ed un ‘trauma del torace con infrazione della VI costa sinistra da riferita aggressione’. L’esame radiologico, poi, parla di ‘infrazione traumatica della VI costa sinistra’. La violenza su qualsiasi persona è un atto aberrante e chi la sminuisce per squallidi giochi politici compie una doppia forma di violenza. Grazie a tutti quelli che mi stanno mostrando la loro vicinanza e solidarietà”.

Leggi tutte le nostre notizie di viaggi, cronaca, attualità e curiosità anche su Google News

Impostazioni privacy