Marescialla in pose hot: indagata l’amica ex pornostar

(Websource / archivio)

La marescialla dei Carabinieri Flora Guerriero, messa in profondo imbarazzo per alcune foto “osé” finite sui social, ha salvato il posto di lavoro nell’Arma. A rischiare grosso ora per quegli scatti piccanti è l’ex pornostar Samantha Brega, sua amica, accusata di averli divulgati. La signora che aveva posato “per scherzo” con Flora Guerriero per alcune istantanee a sfondo saffico, infatti, risulta indagata dopo che la marescialla ha presentato querela, sostenendo che sia stata proprio lei a pubblicare online quelle foto compromettenti.

L’amicizia pericolosa tra la marescialla e l’ex pornostar

L’ex attrice a luci rosse è stata interrogata ieri dopo che il pm Caterina Sgrò l’ha iscritta sul registro degli indagati. Le immagini – che, come detto, avrebbero fatto rischiare al carabiniere il trasferimento, se non di peggio – erano state scattate fuori dall’orario di lavoro e ritraevano la marescialla in atteggiamenti “maliziosi, ma non spinti”. La marescialla è stata poi oggetto di un dossieraggio che ha messo insieme foto sue prese dal profilo Facebook con amici, un’immagine “intima” ma assolutamente innocente, immagini della sua amica e delle due insieme e un video che nulla c’entrava in cui una ragazza bionda, vagamente somigliante a entrambe, si trovava in una vasca. Durante l’interrogatorio, però, la Brega si sarebbe dichiarata estranea alla vicenda e avrebbe respinto tutte le accuse a suo carico.

“La mia assistita non ha avuto alcun ruolo in questa storia – ha dichiarato il legale della Brega, Vittorio Balzani -. Anzi Samantha è dispiaciuta per quanto successo, essendo la Guerriero una sua cara amica”. “Quelle foto erano sui nostri profili, pure quelle lingua-lingua e tetta-tetta – aveva spiegato l’ex pornostar ai microfoni de La Zanzara su Radio 24 nei giorni successivi allo scoppio dello scandalo -. Non c’è niente di male, i Carabinieri sapevano di quelle foto, erano pubbliche. Noi siamo amiche, ci siamo conosciute in palestra”. Da lì si sarebbe poi sviluppato un rapporto di amicizia ora incrinato dal “fotogate”. Sarà infatti un giudice a stabilire chi delle due abbia raccontato la verità.

EDS

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