Verissimo, Zanetti confessa: “Quella notte fu indimenticabile”

Javier Zanetti Verissimo
(Instagram)

Verissimo, l’ex capitano dell’Inter Javier Zanetti si confessa e racconta il suo addio al calcio giocato: “Quella notte fu indimenticabile”.

Un ospite di prestigio oggi nella puntata di ‘Verissimo‘: si tratta dell’ex capitano dell’Inter, Javier Zanetti, che appese le scarpette al chiodo dopo una lunghissima carriera, fatta di grandissime soddisfazioni sempre in maglia neroazzurra, ha scelto di confidarsi con Silvia Toffanin.

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Javier Zanetti: dall’addio al calcio al figlio Tommy

C’è un ricordo indelebile nella memoria di Javier Zanetti ed è quello della partita di addio al calcio: “Era difficile per me pensare a quel giorno, ma prima o poi doveva arrivare. Tra l’altro, nella stagione 2013-2014, ho subito un grave infortunio al tendine d’Achille e tutti pensavano che quella sarebbe stata la mia ultima partita. La mia mente invece si è subito proiettata al ritorno in campo. Volevo tornare a San Siro per poter sentire ancora l’amore dei tifosi. E così è stato. Quella notte è stata indimenticabile. Speravo non finisse più”.

Reduce dalla sua terza fatica letteraria, ‘Vincere, ma non solo’, l’attuale vicepresidente dell’Inter parla del suo ruolo di dirigente della società meneghina: “È un’altra vita, diversa dal campo. Volevo conoscere un nuovo aspetto del calcio e avere una visione più ampia. Mi piace molto questa cosa, mi sta arricchendo come persona e spero di lasciare la mia impronta anche come dirigente. Non ho mai sentito il desiderio di fare l’allenatore e anche mia moglie mi ha detto che il mio profilo è più adatto per una figura dirigenziale”. Zanetti parla infine del figlio Tommy: “Non mi preoccupa l’eredità del cognome, l’importante è che cresca con i valori giusti. E tocca a noi genitori educarli in questa maniera. Non mi dimentico mai da dove vengo. A volte, quando torniamo in Argentina, accompagno i miei figli nella nostra fondazione per fargli conoscere dei bambini che non hanno la loro fortuna e per fargli capire che senza sacrificio non si ottiene nulla”.

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