Di Maio, si indaga su presunti abusi edilizi della famiglia: la situazione

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Le autorità indagano su presunti abusi edilizi della famiglia Di Maio

Il padre e la zia del vicepremier Luigi Di Maio sarebbero nel mirino delle forze dell’ordine per presunti abusi edilizi. Si starebbe indagando in merito.

Pochi giorni da ‘Le Iene’ aveva incalzato Luigi Di Maio facendo presente al vicepremier dell’esecutivo Conte il fatto che l’azienda di suo padre Antonio, la Ardima Srl, abbia assunto in passato dei lavoratori in nero. I casi risalirebbero tra il 2008 ed il 2010, ben prima che l’esponente del Movimento 5 Stelle raggiungesse l’attuale posizione di prestigio che lo vede impegnato come parigrado di Matteo Salvini al Governo. Ed anche ben prima che lo stesso Di Maio divenisse socio dell’azienda. Adesso la polizia municipale di Mariglianella, in provincia di Napoli, starebbe indagando anche su altre possibili irregolarità. Nello specifico si starebbe analizzando la posizione del padre di Luigi Di Maio anche in merito ad alcuni presunti abusi edilizi ed in particolare su uno stabile del quale Di Maio Sr. sarebbe comproprietario.

Di Maio, le autorità vogliono vederci chiaro

Proprio il comando municipale di Mariglianella avrebbe ricevuto una chiamata degli omologhi di Reggio Emilia. Lì risiederebbe la zia di Luigi e sorella del papà, tale Giovanna. E le forze dell’ordine vorrebbero rivolgerle alcune domande. Le proprietà della famiglia Di Maio al catasto sulle quali si vuole indagare per i presunti abusi edilizi sarebbero infatti per il 50% di quest’ultima. Si starebbe provando ad ottenere un interrogatorio anche per Antonio Di Maio, oltre ad un accesso fisico ai luoghi contestati per poter effettivamente constatare se ci siano o meno delle irregolarità, oltre ad effettuare una comparazione tra foto satellitari e dati in possesso del catasto. Inoltre il Comune di Mariglianella pare agirà per recuperare eventuali introiti non ottenuti in tributi, nel caso in cui gli immobili della famiglia Di Maio non siano stati censiti.

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Ci sarebbero delle costruzioni sorte dopo il 2000

Nel territorio della cittadina napoletana sarebbero presenti nel dettaglio un fabbricato e due terreni acquistati nel 2000 dal padre del vicepremier. Il Piano regolatore del 1983 aveva destinato quelle aree alla realizzazione di biblioteche comunali ed attrezzature scolastiche, ma non risulterebbe la presenza di immobili al momento dell’acquisizione. Ed Antonio deterrebbe la proprietà di due particelle di terreno. Sulle quali però risulterebbero esserci delle costruzioni messe su presumibilmente tra il 2000 ed il 2010, stando a quanto riportato dalle foto del satellite. Ma c’è dell’altro. Il padre di Luigi per i redditi 2017 del modello Persone fisiche 2018 avrebbe dichiarato un imponibile di soli 88 euro, come riportato da ‘Il Sole 24 Ore’ nella sua edizione online. La madre invece ne avrebbe resi noti 52.403, la sorella di Di Maio 7mila e niente l’altro fratello.

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