Paolo Brosio, l’appello per il gatto malato: “Pregate per lui”

(Websource / archivio)

Sushi, il gatto del noto giornalista salito suo malgrado alla ribalta della cronaca televisiva, ha una massa tumorale alla vescica.

Le condizioni del gatto di Paolo Brosio si sono aggravate dopo il sanguinamento in diretta a “Storie Italiane”. In un post pubblicato su Facebook, il popolare giornalista spiega che il veterinario ha trovato una massa tumorale all’altezza della vescica di Sushi. Una situazione di grande dolore per lui e per la sua famiglia, molto legata al felino. Ecco perché Brosio chiede ai suoi fan vicinanza, affetto e soprattutto preghiera.

Nel suo messaggio, Brosio racconta di aver ricevuto tantissime chiamate e parole di vicinanza per Sushi. “Cari amici – scrive -, sto ricevendo molte chiamate e molti messaggi di persone che esprimono un pensiero di vicinanza ed una preghiera per Sushi.
C’è stato molto clamore per queste immagini in diretta Rai ma per me e mia mamma è un momento ed una situazione di dolore, perché il veterinario ha trovato una massa tumorale all’altezza della vescica del gatto e la nostra paura è che questo comporti sofferenze per Sushi”.

Il dolore di Paolo Brosio e le ironie del web

“Vivere quotidianamente con una gatto o con un cane – prosegue Paolo Brosio – è come avere un familiare in più e questo ci porta ad amare questi animali e stare in pena per loro se li vediamo soffrire. Chi ha un cane, un gatto o un altro animale può capire lo stato d’animo che sto vivendo”. Quindi aggiunge: “Visto che dove facciamo spesso le giornale di preghiera del primo sabato del mese, a Canevara di Massa Carrara, c’è la chiesa dedicata a Sant’Antonio, protettore degli animali, spero alla prossima occasione di portarci Sushi, se starà meglio, per una benedizione”.

Sullo spiacevole incidente che ha visto protagonista Sushi, che perdendo sangue in diretta tv ha macchiato vistosamente la camicia di Paolo Brosio, molti hanno ironizzato in modo più o meno pesante, anche nei numerosissimi commenti al suo post. Addirittura qualcuno è scaduto nel blasfemo, osando mettere a confronto l’argomento di fede religiosa (ovvero le statue che lacrimano sangue) di cui Brosio stava parlando in tv con quanto accaduto a Sushi. Ma per il giornalista e per sua madre, al netto del sarcasmo sul percorso di conversione della testimonianza di fede che lui stesso porta avanti da anni, sono stati davvero attimi di panico. Un’esperienza che, a prescindere a tutto, quanti amano i piccoli amici a quattro zampe non vorrebbero mai dover raccontare.

EDS

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