Giusy Pepi, l’accusa del marito: “Frequentava chat compromettenti”

(Websource / archivio)

Giusy Pepi sta cercando di tornare piano piano alla normalità. Mercoledì pomeriggio ha rivisto in Questura di Ragusa i cinque figli e il fratello Gianni, ha risposto alle domande degli inquirenti e ora, si trova in un centro, assistita da personale specializzato in casi del genere. Chi ha assistito a quell’incontro racconta di un abbraccio con i figli tra lacrime di gioia mista a dolore, com’è naturale che sia dopo 36 giorni di separazione. Il faccia fra i congiunti è cominciato poco dopo le 17 ed è terminato circa due ore dopo. Ora, però, Davide Avola si difende da chi lo descrive come un mostro puntando il dito sull’ormai ex moglie, che accusa di aver frequentato chat “compromettenti”.

L’uomo è stato tenuto a debita distanza da Giusy. In questa fase ancora iniziale della vicenda che li vede coinvolti non c’è confronto tra i due. Lui però non lesina dichiarazioni e interviste nel tentativo di togliersi di dosso il sospetto di “marito violento”, sostenendo che solo una volta in 20 anni di matrimonio, come riferito dalla stessa Giusy agli inquirenti, le ha dato uno schiaffo dopo averla “beccata” in una video chat compromettente con un soggetto per nulla raccomandabile. Per il resto tutti, compresi i figli e il fratello di Giusy e la cognata Maria Brancato, smentiscono altri episodi di violenza e di lividi procurati sul corpo della donna dal consorte.

L’avvocato difensore della famiglia Avola, Anastasia Licitra, finora ha assistito entrambi i coniugi, ma adesso assisterà solo Davide, che conosce da più di 10 anni e non considera un soggetto violento, ma al quale però continua a raccomandare prudenza. “Le ultime dichiarazioni della donna ci aiuteranno a capire meglio come intervenire – ha dichiarato l’avvocatessa ai giornalisti – . Finora il passaggio mediatico che sta passando è quello di un marito violento, ma io che conosco bene entrambi dico che non è così. Tutte le gravi accuse che sono state mosse a Davide da parte di testimoni dal volto coperto in effetti sono state smentite dalla moglie”. “Solo un caso – ha precisato in conclusione – , viene evidenziato e confermato: la lite quando Davide trovò la moglie Giusy impegnata in una video chat compromettente”. Resta da capire perché la donna abbia deciso di compiere un gesto tanto estremo, e da chiarire tutti gli altri contorni di una vicenda che non si può che definire inquietante.

EDS

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