Spread oggi 15 novembre 2018, aggiornamento in tempo reale

Spread apertura borsa
Borsa (iStock)

Spread oggi 15 novembre, aggiornamento in tempo reale e dati sull’apertura della Borsa di Milano. 

Ieri lo spread è stato costantemente sopra i 300 punti base ed ha chiuso a fine seduta a 310. Era il giorno della risposta del governo all’Unione Europea in merito alla manovra con la decisione del premier Conte di rispondere in sostanza che non verrà fatto nessun cambiamento. L’incertezza politica scaturita da questa situazione ha fatto sì che il differenziale tra Btp e Bund rimanesse così alto. Negativa anche la Borsa con Ftse Mib -0,78% a quota 19.077 punti; All Share -0,73%. Tra i titoli peggiori si sono distinti negativamente Mediaset (-6,88%), Tim (-3,16%), Unicredit -1,53%, Intesa Sanpaolo (-1,18%), Generali (-0,35%).

Ecco il grafico che vi propone in tempo reale l’andamento dello Spread (da Borse.it):

Che cos’è lo Spread

La definizione dalla quale partiamo e che poi approfondiremo è questa: lo spread è la differenza di rendimento tra due titoli di Stato. Nello specifico il termine di paragone più importante è sempre quello con i titoli della Germania dato che sono considerati dai mercati i più sicuri e per questo usati come metro di paragone nella valutazione dello spread. Per darvi un riferimento numerico ricordiamoci che nel momento peggiore per i mercati e per il nostro Paese nella sua storia recente, quando poi ci fu l’avvicendamento tra Silvio Berlusconi e Mario Monti, lo spread era giunto a quota 528.

Perchè lo spread sale

Veronica De Romanis, docente di politica economica europea alla Luiss e alla Stanford University di Firenze, ha spiegato così all’AdnKronos il motivo per il quale lo Spread sale: “Lo spread aumenta perché gli investitori, cioè coloro che comprano i nostri titoli di Stato, il nostro debito pubblico, cominciano a pensare che l’andamento crescente che il debito pubblico ha continuato ad avere in questi anni non verrà invertito. Quindi si domandano fino a che punto aumenterà e sono disposti a comprare i nostri titoli con rendimenti più elevati”.

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