Migranti istruiti dalla Ong: “Dobbiamo recitare la commedia, sono stupidi”

Insegnano come frodare gli agentiSecondo quanto emerso in un video di una giornalista canadese l’Ong ‘Advocates Abroad’ istruirebbe i migranti a recitare una commedia per far credere di aver bisogno di asilo.

Quanto emerso da un video girato di nascosto dalla giornalista canadese Lauren Southern getta nuove ombre sull’operato delle Ong nel trasposto dei migranti nel vecchio continente. La giornalista ha intercettato la direttrice della Ong ‘Adovcates Abroad‘ Ariel Ricker che spiega ad un interlocutore come fa ad istruire i migranti affinché venga dato loro il permesso di soggiorno alla frontiera. La donna spiega con dovizia di particolari che ai migranti viene insegnato a recitare una commedia con tanto di pause drammatiche, lacrime, crisi di vomito affinché gli esaminatori credano che quello di fronte a loro sia un profugo traumatizzato.

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Migranti istruiti dalla Ong: “Dobbiamo recitare, sono degli stupidi”

Quanto emerge dal video suscita scandalo la Ricker spiega all’interlocutore: “Dico loro che dobbiamo recitare la commedia, che tutto questo è teatro”, una recita in cui i nuovi arrivati hanno un ruolo ben preciso: “Il loro ruolo dev’essere quello di rifugiato traumatizzato, perché questi Easo  sono fottutamente stupidi”. Secondo la direttrice della Ong, gli addetti ad interrogare gli immigrati sono con poca esperienza e conoscono solamente le caratteristiche di un migrante traumatizzato che leggono sul manuale di addestramento, il che li rende facilmente raggirabili. Consci di ciò insegnano agli immigrati a fingere tali caratteristiche, arricchendo il proprio racconto: “bisogna piangere, vomitare e chiedere una pausa”, dice la donna che poi aggiunge: “A volte (gli agenti) chiedono ‘Quali sono le tue vacanze preferite?’ E alcuni (profughi) rispondono semplicemente ‘Natale’. Noi spieghiamo che questa non è una risposta sufficiente. Devono dire anche che è il 25 dicembre, e che è la data di nascita di nostro Signore”. Dopo la pubblicazione delle accuse, la Ong ha cercato di screditare la giornalista, ma al momento è troppo tardi per sedare la bufera che queste hanno causato.

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