Desirée, la testimone: “Stupro anche il giorno prima della morte”

Desirée morta
Desirée morta a Roma (Facebook)

La giovane Desirée Mariottini, violentata e uccisa il mese scorso da un gruppo di extracomunitari, avrebbe subito degli abusi pure il giorno prima di morire.

Emergono nuovi dettagli in merito alla vicenda di Desirée Mariottini, la ragazza di 16 anni violentata ed uccisa da un gruppo di pregiudicati extracomunitari in un palazzo diroccato del quartiere San Lorenzo a Roma. La vicenda è accaduta il mese scorso, all’incirca tre settimane fa. Delle ultime ore di vita dell’adolescente parla una sua amica, la quale riferisce che di mattina la vittima l’aveva chiamata verso le 11:40 chiedendola di raggiungerla a casa di un ragazzo presso il quale aveva trascorso la notte a via dei Lucani, dove c’era stato un primo tentativo di stupro ai suoi danni. “Mi rivelò che questa persona che le aveva dato ospitalità aveva provato ad abusare di lei”. A raccontare il fatto è una 20enne straniera, tatuatrice tossicodipendente che ha certi contatti con gli spacciatori della zona. Nota soltanto come Antonella, si sarebbe presentata lei stessa di sua spontanea volontà in commissariato nonostante il rischio di ritorsioni da parte degli amici dei carnefici. Antonella riferisce nel dettaglio che tutto avrebbe avuto inizio il giorno prima della morte di Desirée.

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Dice che di pomeriggio l’aveva vista mentre piangeva perché voleva disperatamente della eroina. “Le ho dato 10 euro e da lì abbiamo cominciato a parlare e confidarci. Non so se il termine ‘amica’ sia giusto ma abbiamo legato molto. Mi ha svelato della sua difficile situazione familiare e di temere di fare ritorno a casa dopo che un’altra ragazza – che io conosco – le aveva rubato il suo tablet”. All’indomani le due si incontrano di nuovo e vanno alla ricerca di droga. “C’era un africano coi capelli rasta che credo avesse già pianificato tutto. Ha provato degli approcci diretti con Desirée, anche se lei non era molto propensa. L’ho lasciata lì, poi dopo qualche ora sono ritornata e l’ho rivista con un altro africano, un tipo decisamente poco raccomandabile.

Di lui so che ci prova con tutte, chiede prestazioni in cambio di cocaina e poi non rispetta gli accordi. Lui e l’altro uomo stavano provando a fare ubriacare Desirée – racconta la testimone – poi è arrivato un altro individuo. Ho raccomandato alla ragazza di andare via da lì perché la situazione si stava facendo strana, ma lei mi ha risposto in malo modo”. E poi è accaduto l’efferato fatto di cronaca. Su questa ricostruzione adesso le forze dell’ordine stanno effettuando i dovuti riscontri, per accertarne la piena veridicità.

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