Palermo, esonda il fiume Milicia travolgendo due famiglie: 10 le vittime

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A Casteldaccia, Palermo, il fiume Milicia ha straripato e due intere famiglie si sono ritrovate intrappolate dall’acqua in casa: il bilancio è pesantissimo.

A Casteldaccia, in provincia di Palermo, a causa del maltempo incessante il fiume Milicia ha esondato creando non lo solo spaventosi disagi ma anche molte vittime. In una villa della contrada Cavallaro, infatti, sono rimaste intrappolate due famiglie che si trovavano a tavola insieme e l’acqua non ha dato loro scampo.

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A Castedaccia, Palermo, esonda il fiume Milicia provocando 10 vittime

Il bilancio delle vittime e dei danni causati dal maltempo a Palermo è altissimo. Il fiume esondato, il Milicia, ha provocato 10 morti di cui 9 in contrada Cavallaro, a Casteldaccia, fra i membri di due famiglie che si erano riunite per passare una bella serata insieme. Solo 3 dei membri delle famiglie si sono salvati: 2 dei quali usciti per fare degli acquisti di poco conto mentre l’altro è colui che ha lanciato l’allarme. Con coloro che sono rimasti nella villa, invece, il fiume è stato impietoso. La villa, che si trova tra Altavilla Milicia e Casteldaccia, è stata teatro di morte quando il fiume ha esondato perché, secondo la ricostruzione degli inquirenti, le vittime sarebbero annegate per il velocissimo salire del livello dell’acqua nell’abitazione. Il terzo uomo che si è salvato, unico superstite del fiume, è riuscito a non annegare perché si è aggrappato a un albero quando l’abitazione non era ancora completamente sommersa. Tra le vittime ci sono anche tre minori: Rachele Giordano, di un anno, Francesco Rughò, di 3 anni, e Federico Giordano, di 15 anni. Le altre persone rimaste uccise sono la madre di Federico e Rachele Giordano, Stefania Catanzaro, di 32 anni, il nonno dei piccoli Antonio Giordano, di 65 anni, con la moglie Matilde Comito, di 57 anni. Alla lista di coloro che hanno perso la vita nella villa vi sono anche Marco Giordano, di 32 anni, Monica Giordano, di 40 e Nunzia Flamia, di 65 anni.

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La decima persona ad aver perso la vita a causa del maltempo nel palermitano è Alessandro Scavone. L’uomo, titolare di un distributore carburanti sito a Vicari, è stato investito dall’esondazione del fiume San Leonardo mentre era all’interno dell’auto. Il titolare si era diretto presso il distributore con un’altro uomo per soccorrere un giovane. Recuperato il ragazzo, però, l’esondazione ha colpito l’automobile. Il giovane è riuscito a uscire dall’auto in tempo mentre gli altri due sono stati travolti. Il secondo uomo risulta tutt’ora disperso. Fra i dispersi vi è anche il medico di Palermo, Giuseppe Liotta, 40 anni, che al momento della scomparsa era in viaggio verso l’ospedale di Corleone. Il sindaco di Casteldaccia, Giovanni Di Giacinto, ha commentato la strage con cordoglio: “Una tragedia immane. Non riusciamo ancora a comprendere come sia potuto accadere. Il fiume non ha mai causato pericoli, non è mai esondato e qui a Casteldaccia non ha piovuto molto. Il fiume nasce nella zona di Ciminna-Caccamo e forse è stato ingrossato dalle piogge cadute lungo il suo percorso”.

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Marta Colanera

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