Vincenzo Iaquinta: l’ex attaccante condannato, 19 anni al padre

Vincenzo Iaquinta
Vincenzo Iaquinta (screenshot video)

Vincenzo Iaquinta: l’ex attaccante della Juventus e della Nazionale condannato per l’indagine antimafia Aemilia, 19 anni al padre.

Poco fa, è arrivata la sentenza per l’indagine antimafia Aemilia. Sul banco degli imputati, tra gli altri, sedeva Vincenzo Iaquinta, ex calciatore dell’Udinese e della Juventus, che ha vestito anche la maglia della nazionale italiana di calcio. Tra gli imputati anche Giuseppe Iaquinta, padre dell’ex calciatore, che era accusato di associazione mafiosa.

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Di cosa erano accusati Vincenzo Iaquinta e suo padre

I due erano finiti nei guai il 4 febbraio 2015, quando vengono trovate delle armi a casa di Vincenzo Iaquinta e di suo padre. Per il calciatore, la situazione sempre più leggera, mentre Giuseppe Iaquinta deve fare i conti con accuse gravissime. L’ex calciatore, il 21 dicembre 2015 viene rinviato a giudizio per detenzione illegale di armi. Nel processo, il più grande mai celebrato sulle le infiltrazioni di ‘Ndrangheta al nord Italia, c’erano imputate 148 persone.

In tutto, la pubblica accusa aveva chiesto pene complessive fino a mille anni. Lunghissima è stata la Camera di Consiglio, iniziata lo scorso 16 ottobre, poi oggi è arrivata la lettura della sentenza. Per Vincento Iaquinta, la pena comminata è di due anni, contro i sei richiesti dall’accusa. La sentenza gli contesta la cessione abusiva di arma da fuoco, ma non l’aggravante mafiosa. Suo padre Giuseppe è stato condannato a 19 anni di carcere. Nell’aula di tribunale, a Reggio Emilia, mentre ancora veniva letta la sentenza, i due hanno iniziato a urlare ‘Vergogna’. La loro protesta è proseguita fuori dall’aula di tribunale.

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