Caso Emanuela Orlandi: le ossa ritrovate sarebbero di una donna

Caso Emanuela Orlandi
(FILIPPO MONTEFORTE/AFP/GettyImages)

Caso Emanuela Orlandi: le ossa ritrovate nella Nunziatura Apostolica sarebbero di una donna, interviene l’ex capo dei Ris Luciano Garofano.

Ci sono nuove indiscrezioni sul caso delle ossa umane ritrovate nella Nunziatura Apostolica di via Po. Il ritrovamento delle ossa è stato immediatamente collegato ai casi di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori, le due 15enni scomparse nel 1983 di cui non si è mai saputo il destino. Dopo le prime notizie emerse, la famiglia Orlandi, attraverso il proprio legale Laura Sgrò, chiede maggiori informazioni.

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Le parole di Luciano Garofano e le prime analisi sui resti ossei

Sul ritrovamento delle ossa e l’accostamento alle sparizioni delle giovani Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, è intervenuto a La Presse, Luciano Garofano, generale in congedo dei carabinieri, che è stato a capo del Ris di Parma. “Quando si ritrovano dei resti umani in edifici di pertinenza del Vaticano, il collegamento immediato con la scomparsa di Emanuela Orlandi è doveroso, visto che l’omicidio non si prescrive mai”, ha detto l’attuale collaboratore della trasmissione ‘Quarto Grado’.

Luciano Garofano ha aggiunto: “La cosa più a portata di mano è stabilire la compatibilità del Dna con Emanuela e Mirella Gregori. Il che si potrebbe già sapere, se i laboratori hanno lavorato subito. Ci sono vincoli formali da rispettare e che rallentano i tempi, ma in 2-3 giorni la verifica si può fare, se le ossa sono conservate in buono stato”. Intanto, un primo esame delle ossa rinvenute, secondo quanto scrive l’agenzia Ansa, confermerebbe che ci troviamo davanti ai resti del un corpo di donna. L’evidenza emergerebbe dall’esame delle ossa del bacino.

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