Paola Enogu, chi è la stella del volley femminile italiano

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Paola Egonu © Getty Images

Lei è Paola Egonu e ha brillato fino ad oggi con l’Italia del volley femminile. Ecco chi è, l’età e quali sono le sue origini.

C’è grande entusiasmo attorno alla nazionale femminile di volley, che sta macinando vittorie in serie ai Mondiali. Ed il simbolo della pallavolo in rosa è Paola Egonu Ogechi, che ricopre il ruolo di schiacciatrice ed opposto e milita nell’AGIL Volley. Paola ha 19 anni ed è nata da genitori nigeriani e la sua famiglia è numerosissima, tra zii e cugini. Di solito gli sportivi si concedono dei tatuaggi, e fin troppi. Non è questo il caso di Paola, che invece non segue questa moda anche per motivi religiosi. “Il corpo è un tempio sacro da non profanare”, ha detto lei stessa a ‘La Gazzetta dello Sport’. Intanto possiamo conoscerla meglio anche su Instagram, dove con una certa frequenza posta immagini di se sia in campo che fuori. Paola Egonu però si dedica anche allo studio: si sta dando tanto da fare per diventare avvocato. Lei è nata a Cittadella, in provincia di Padova, nel 1998, ma i genitori si sono spostati spesso tra Nigeria, Italia ed Inghilterra. Sportivamente nasce proprio a Cittadella per poi spostarsi al Club Italia a Roma, dove resta per 4 anni.

Paola Egonu è la stella della pallavolo italiana

Esordisce in B1 nel 2013/2014 e l’anno dopo approda in A2 e poi ancora in A1. E qui realizza subito un record: quello dei 46 punti messi a segno in una partita, si tratta dello score più alto a livello di singolo nella categoria. Intanto anche l’Italia comincia ad interessarsi a lei, ed ecco che Paola compie la trafila tra Under 18, Under 19 ed Under 20, con cui ottiene un bronzo ai Mondiali 2015 di categoria. La nazionale maggiore la chiama sempre nel 2015, ed ora la Egonu rappresenta un perno delle azzurre. Nel 2017 ecco anche l’argento al World Grand Prix. La pallavolista milita nell’AGIL Volley Novara dalla scorsa stagione, e con la squadra conquista Coppa Italia e Supercoppa Italia, ottenendo anche il premio come miglior giocatrice. Ed il suo corpo è una macchina perfetta: arriva ai 3 metri in salto e lancia delle bordate immani, e l’Italia farà affidamento su di lei ancora per molto.

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