Visita fiscale Inps: come funziona, orari, esenzione, quando si può uscire

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Visita fiscale Inps: come funziona, orari, esenzione, quando si può uscire. 

Volete sapere tutto sulle modalità con le quali l’Inps può mandarvi a casa la visita fiscale quando siete in malattia? Ecco qui tutte le risposte che state cercando.

Visita fiscale Inps: come funziona

Iniziamo dal definire cosa sia la visita fiscale: “La visita fiscale è un accertamento medico previsto dall’art. 5 della L. 300/1970 -conosciuta come “Statuto dei Lavoratori”-, e predisposto dall’INPS o dal datore di lavoro per verificare l’effettivo stato di malattia del dipendente assente per motivi di salute. La visita fiscale, infatti, non si limita a un mero controllo della presenza al proprio domicilio del lavoratore in malattia, bensì consiste in una vera e propria verifica della sussistenza degli impedimenti fisici al lavoro” (fonte: www.ausl.vda.it).

Visita fiscale Inps: gli orari da rispettare

Come da recente decreto Madia ci sono delle fasce di reperibilità nelle quale bisogna farsi trovare a casa. Per i dipendenti pubblici gli orari sono 9-13 e 15-18, mentre per i dipendenti privati 10-12 e 17-19. E’ inoltro doveroso ricordare che le visite fiscali possono avvenire anche più volte al giorno, già a partire dal primo giorno di malattia e possono avvenire in qualsiasi giorno della settimana, festivi e weekend compresi.

Visita fiscale Inps: quando si può uscire di casa

Si può uscire nelle fasce orarie diverse da quelle di reperibilità, ma bisogna attenersi alla regola per la quale l’uscita di casa non pregiudichi i tempi di guarigione o addirittura non porti ad un aggravio della malattia stessa. Giova ricordare anche che ci sono casi singoli ed eccezioni a tutte queste regole. Per esempio se un lavoratore è a casa in malattia per depressione e la terapia medica e psicologica prevede come parte della cura l’uscita di casa all’aria aperta in questo caso si può stare fuori da casa anche negli orari di reperibilità.

Visita fiscale Inps: esenzione

E’ possibile chiedere l’esenzione dalla visita fiscale Inps solo in casi molto particolari. Per esempio in caso di patologie gravissime che richiedono terapie salvavita e gravi condizioni dovute all’invalidità (solo se superiore al 67%).

Polo Unico Visite Fiscali Inps: cos’è e come funziona

E’ il più grande cambiamento portato con la Legge Madia che ha spostato l’onere del controllo delle assenze per malattia dall’Asl direttamente all’Inps. Ecco cosa si può leggere direttamente sul sito dell’Inps: “Dal 1° settembre 2017 prende avvio il Polo unico per le Visite Mediche di Controllo (VMC)  che attribuisce all’INPS la competenza esclusiva ad effettuare visite fiscali sia su richiesta dei datori di lavoro (pubblici e privati), sia d’ufficio (messaggio 9 agosto 2017, n. 3265). Il decreto legislativo 27 maggio 2017, n. 75 dispone l’armonizzazione della disciplina dei settori pubblico e privato per quanto concerne le fasce orarie di reperibilità entro le quali possono essere effettuate le visite di controllo e la definizione delle modalità per lo svolgimento degli accertamenti medico legali. Il citato decreto legislativo prevede, inoltre, che qualora il dipendente debba allontanarsi dal proprio domicilio per giustificati e documentati motivi deve darne preventiva comunicazione alla pubblica amministrazione di appartenenza alla quale è tenuto a fornire la relativa documentazione giustificativa. Anche eventuali cambi del domicilio di reperibilità indicato nel certificato telematico di malattia devono essere preventivamente comunicati al proprio datore di lavoro pubblico. Qualora il lavoratore non venga trovato al domicilio dal medico fiscale, verrà invitato a presentarsi a visita ambulatoriale presso la struttura INPS territorialmente competente. In sede di visita ambulatoriale il medico INPS valuterà l’effettiva sussistenza dell’incapacità temporanea al lavoro e la relativa prognosi, nonché gli eventuali documenti, solo se di tipo medico-sanitario, prodotti dal lavoratore a giustificazione dell’assenza a visita nelle fasce di reperibilità. Le valutazioni delle giustificazioni non aventi carattere medico-sanitario sono di competenza del datore di lavoro pubblico al quale il lavoratore è tenuto a fornirle”.

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