La fidanzata di Fusaro: “Ho scherzato e ci sono cascati tutti”

(Websource / Facebook)

Era tutto uno scherzo. Aurora Pepa, meglio nota come la fidanzata di Diego Fusaro salita nelle ultime ore alla ribalta della cronica per una serie di piccanti indiscrezioni sulla loro vita coniugale, spiega che le sue parole non andavano prese sul serio.

“Purtroppo né la notizia della dolce attesa di Meghan Markle, né quella del boom dei Verdi bavaresi e neppure il tragico bilancio dell’alluvione che sta colpendo la Francia sono serviti a distogliere l’attenzione dal ‘caso mediatico’ nel quale mi sono trovata coinvolta negli scorsi giorni”. Così esordisce un lungo post pubblicato poco fa su Facebook da Aurora Pepa, la dolce metà del filosofo più mediatico d’Italia, Diego Fusaro. La giovane, dopo il polverone sollevato dalle sue dichiarazioni in merito al loro ménage di coppia, spiega in sostanza di aver preso tutti in giro: le dichiarazioni circa la verginità di lei e le ininterrotte letture hegeliane di lui erano una “bufala” artatamente somministrata ai giornalisti. La nostra dichiara l’intento di “fare quello che avrei assai di più gradito fare con i giornalisti che tanto si sono interessati alla vicenda ma che, ahimé, non mi è stato possibile fare: spiegare come sono andate realmente le cose per riflettere su come la società odierna basata sui salottini da talk show e sulle fake news sia in grado di manipolare coscienze e conoscenze”.

Aurora Pepa spiega l'”equivoco”

“Quei due simpaticoni di Parenzo e di Cruciani (che, ad onor del vero, si sono dimostrati di gran lunga molto più signori di altri) – racconta la dolce metà del giovane filosofo torinese – mi telefonano durante la puntata per farmi delle domande sulla mia vita e sul mio fidanzato. Mi credete davvero così ingenua da andare a dare in pasto ai leoni da tastiera la mia vita privata? In quella scherzosa e amichevole chiacchierata rispondo ai quesiti che mi vengono posti, e lo faccio ironicamente: non tutto quello che ho detto è falso, ma molto non corrisponde alla realtà – poiché, tengo a precisarlo nel caso in cui non fosse ancora chiaro, di certo come vivo la mia esistenza non sto a raccontarlo a voi che, sicuramente così intelligenti quali siete, avrete altri argomenti ben più importanti di cui parlare (lo spread, la pace nel mondo, la bottiglia di acqua Evian a 8 euro, tanto per dire)”.

Il resto è cronaca freschissima: “I giornalisti fanno il resto e scoppia il caso mediatico – continua Pepa -. Se fare il giornalista ai tempi dei social networks vuol dire ascoltare delle dichiarazioni di una perfetta sconosciuta, decontestualizzarle ed inventarsi titoloni acchiappa-click, allora i giornalisti hanno fatto un ottimo lavoro. Ma vedete, a mio avviso ciò che distingue un serio giornalista dalle ‘legioni di imbecilli’ (Umberto Eco) del web è il rispetto di un codice deontologico. Non ho ricevuto nessuna telefonata dai giornalisti che hanno scritto quei divertentissimi articoli per accertarsi che l’informazione fosse realmente vera. Come direbbe qualcuno, hanno mentito sapendo di mentire: consapevoli del fatto che le mie dichiarazioni a ‘La Zanzara’ erano ironiche e scherzose, se mi avessero contattato io avrei smentito o comunque ridimensionato buona parte dell’intervista e a loro sarebbe rimasto un pugno di mosche tra le mani, con la conseguente impossibilità di scriverne articoli. La maggior parte dei giornali ha cavalcato l’onda del boom mediatico facendo un copia-incolla che nemmeno Giovanni Muciaccia nei mitici Novanta”.

E ancora: “Sapete, l’impressione che ho avuto io è che ci siano in circolazione certi personaggi che tengono sempre pronti in archivio degli articoletti contro questo o contro quello, e aspettano solo il momento di tirarli fuori e spiattellarli in qualche prima pagina. In troppi hanno cercato di massacrare Diego colpendolo sulla vita privata, ma non ci sono riusciti perché era talmente palese che io avessi enfatizzato le mie risposte, che in molti se ne sono accorti e il gioco per loro è durato davvero poco. La ciliegina sulla torta si è palesata, sabato sera, da parte della televisione che dovrebbe occuparsi di servizio pubblico. Ma questa è un’altra storia (o forse no!) ed i video dell’accaduto parlano già tanto da soli, non v’è bisogno che io aggiunga nulla (a proposito…come mai le grandi testate giornalistiche, di questa vergognosa vicenda, non hanno scritto niente?)”.

“Ad ogni modo – e conclude -, quanto successo spero possa aprire gli occhi a coloro che credono a tv e giornali e non riescono nemmeno minimamente ad immaginarsi quanto sia subdolo il sistema dell’informazione italiana oggi, che fa dire cose senza valutarle oggettivamente per quello che volevano significare quando fa comodo, e che censura silenziando senza possibilità di replica quando invece non conviene. Ringrazio Roberto Properzi per aver immortalato questo momento goliardico con il buon Cruciani (Giuseppe Cruciani Pagina ufficiale), il quale nonostante l’utilizzo di un linguaggio poco forbito ed una curiosità maldestra che hanno contribuito ad innescare la bomba mediatica, ho apprezzato per gentilezza e garbo in una giornata per me abbastanza difficile. A giocare con il fuoco, in Italia, finisce che ci si fa male”.

EDS

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