Il miracolo di Nostra Signora del Pilar, protettrice dei popoli ispanici

Nostra Signora del Pilar
(CC-BY-SA-3.0)

Il miracolo dei miracoli di Nostra Signora del Pilar, protettrice dei popoli ispanici: nel XVII secolo a un giovane ricrebbe la gamba amputata.

Nella giornata del 12 ottobre, la Chiesa celebra Nostra Signora del Pilar, protettrice dei popoli ispanici. La tradizione dice che l’apostolo Giacomo si recò in Spagna per predicare il Vangelo e che la Vergine Maria gli apparve in un pilastro, mentre lei viveva ancora in Terra Santa. Era l’anno 40 d.C. e San Giacomo, in una notte di profonda preghiera sulle rive del fiume Ebro, vide la Madre di Gesù, che gli chiese di costruireuna chiesa con l’altare attorno al pilastro.

La vicenda dell’apparizione di Nostra Signora del Pilar

La Vergine Maria disse all’apostolo Giacomo: “Questo sito rimarrà fino alla fine del mondo in modo che la virtù di Dio possa operare meraviglie e prodigi per la mia intercessione con coloro che implorano il mio aiuto”. In seguito a quell’apparizione, San Giacomo e i suoi discepoli iniziarono a costruire una cappella, dov’era la colonna, e gli diedero il nome di “Santa Maria del Pilar”. Quello che divenne il primo tempio al mondo dedicato alla Vergine Maria.

Il luogo è sopravvissuto alle invasioni, alla guerra civile spagnola e alla caduta di bombe che non sono esplose. Inoltre, con l’incoraggiamento della devozione, sono stati compiuti numerosi miracoli. San Giovanni Paolo II, nel 1984, riconobbe la Vergine del Pilar come “Patrona di Hispanidad”.

Il miracolo dei miracoli di Nostra Signora del Pilar

La Madonna del Pilar venne invocata da un giovane contadino, Miguel Juan Pellicer, a cui sarebbe ricomparsa la gamba che gli era stata amputata due anni e mezzo prima. Il miracolo è considerato “il più sconvolgente prodigio mariano”, come ha sottolineato in un celebre saggio lo scrittore Vittorio Messori. Il miracolo è avvenuto nel XVII secolo: Miguel Juan Pellicer, verso la fine di luglio del 1637, lavorava come contadino presso un suo zio in un villaggio a circa 60 km da Valencia. Mentre si trovava su un carro agricolo ha un grave infortunio e si rompe la tibia. I medici si vedono costretti così ad amputargli la gamba.

Due anni e mezzo dopo, il ragazzo decide di ritornare a Calanda presso i genitori, ma non può più lavorare nei campi per cui inizia a fare il mendicante. La sera del 29 marzo, va a dormire, ma il suo letto è occupato da un soldato, per cui si sistema su un giaciglio improvvisato per terra. Quando sua madre entra a controllare, nota che Miguel Juan Pellicer ha due piedi che spuntano da sotto le coperte. Pensa che sia un malinteso e che in realtà per terra stia dormendo il soldato, poi scopre la verità. Il giovane, al risveglio, racconta ai genitori di aver sognato di essersi cosparso di unguento al santuario del Pilar. Tutti e tre sono concordi nel ritenere che il miracolo sia avvenuto per intercessione della Vergine Maria: circa un anno dopo, l’arcivescovo di Saragozza emana la sentenza di autenticità e anche il re di Spagna, Filippo IV chiede di incontrare il ragazzo, a cui bacia la gamba miracolata. Questa vicenda, molto nota tra i popoli ispanici, diventa di dominio pubblico in Italia solo tramite il saggio citato di Vittorio Messori.

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