Ddl Pillon affido condiviso dei figli: cosa prevede la proposta

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(Pixabay)

Novità sul Ddl Pillon che riguarda l’affido condiviso dei figli: cosa prevede la proposta di legge che introduce la “bigenitorialità perfetta”.

Si parla molto del ddl Pillon sull’affido condiviso dei figli e il loro mantenimento. Ma cosa prevede la proposta del senatore della Lega e quali sono i nodi da risolvere? Il ddl introduce la cosiddetta “bigenitorialità perfetta”: in caso di separazione di una coppia, il mantenimento dei figli, il loro affido, e di conseguenza i costi e il tempo passato con loro, vanno equamente divisi tra madre e padre.

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Cosa prevede il ddl Pillon: le novità introdotte e le perplessità

Lo scorso 10 settembre 2018, il ddl è arrivato in commissione Giustizia del Senato: il senatore Simone Pillon sostiene che la sua proposta ha l’obiettivo di diminuire la conflittualità tra i genitori. In questo modo, sostiene, i bambini potranno stare con padre o madre per tutto il tempo che vogliono. Invece, le critiche al ddl riguardano il fatto che sarebbe troppo “maschilista”.

Il nodo riguarda in particolare l’art. 11, che recita: “Indipendentemente dai rapporti intercorrenti tra i due genitori, il figlio minore, nel proprio esclusivo interesse morale e materiale, ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con il padre e con la madre, di ricevere cura, educazione, istruzione e assistenza morale da entrambe le figure genitoriali, con paritetica assunzione di responsabilità e di impegni e con pari opportunità. Ha anche il diritto di trascorrere con ciascuno dei genitori tempi paritetici o equipollenti, salvi i casi di impossibilità materiale”. Inoltre, all’art. 12 si legge che “nelle situazioni di crisi familiare il diritto del minore ad avere entrambi i genitori finisce frequentemente violato con la concreta esclusione di uno dei genitori (il più delle volte il padre) dalla vita dei figli e con il contestuale eccessivo rafforzamento del ruolo dell’altro genitore”. Sparisce di fatto l’assegno di mantenimento, ma l’uomo – se l’ex moglie non ha reddito – pagherà direttamente le spese vive. Il ddl Pillon è oggetto di scontro nella maggioranza, con il Movimento 5 Stelle che pone molti dubbi.

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