Reddito di cittadinanza, come funziona: bancomat o app per spendere i soldi

Reddito di cittadinanza
(Getty Images)

Il reddito di cittadinanza dovrebbe divenire realtà a partire dal prossimo aprile, ecco come funzionerà, chi saranno i beneficiari e come potranno essere spesi i soldi. Prevista la creazione di un bancomat o di app per il controllo delle spese.

Il Movimento 5 Stelle è intenzionato a non venire meno alle promesse fatte all’elettorato in sede di campagna elettorale. Il punto più importante del contratto di governo con la Lega, il reddito di cittadinanza, è stato inserito a forza nella legge di bilancio aumentando la percentuale tra deficit e ricchezza prodotta dal 1,6% previsto ed auspicato da Tria all’attuale 2,4%, che mette a disposizione della manovra 10 miliardi per il prossimo anno e 11 per il 2020 ed il 2021, a cui si aggiungono i fondi già stanziati per il reddito d’inclusione approvato dal governo Gentiloni.

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Reddito di cittadinanza: chi ne beneficia e il bancomat per il controllo delle spese

I beneficiari della nuova misura sono quei cittadini che si trovano senza un’occupazione e quelli il cui lavoro comporta un guadagno mensile inferiore alla soglia di povertà, che è stata stabilita dall’Istat sotto i 780 euro mensili. Al momento, però, ci sono ancora dubbi su chi avrà realmente diritto al sussidio, la Lega infatti vorrebbe escludere le persone in possesso di beni materiali di indiscusso valore, mentre il Movimento 5 Stelle vorrebbe escludere la prima casa dal novero, allargando in questo modo la platea dei beneficiari. In ogni caso, chiunque abbia i requisiti per accedere al sussidio dovrà impegnarsi in un percorso formativo che lo porti all’acquisizione di un posto di lavoro: verranno fatte 3 proposte di lavoro e se il candidato le rifiuterà tutte, non potrà più usufruire del sussidio.

Le limitazioni non si limitano al periodo di tempo e alle reali necessità, ma comprendono anche la tipologia di spese possibili con il sussidio garantito. Il beneficiario, infatti, non potrà utilizzare il denaro se non per l’acquisto di beni di prima necessità (auto e tv al plasma non sono spese possibili con il reddito). Per controllare le spese, dunque, si pensava alla creazione di un bancomat apposito o di un app che permetta di monitorarle. Ad occuparsene sarà il team dell’ex numero 2 di Amazon Diego Piacentini, la creazione di un sistema di controllo delle spese potrebbe far slittare l’inizio del sovvenzionamento.

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Fabio Scapellato

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