Terremoto e tsunami in Indonesia: centinaia le vittime e i dispersi

terremoto tsunami indonesia
(screenshot video)

Indonesia devastata ieri da un terremoto a cui è seguito un violento tsunami: sono centinaia le vittime e i dispersi, ma il bilancio potrebbe aggravarsi.

I soccorritori stanno cercando i sopravvissuti dopo che un potente terremoto ha colpito l’isola indonesiana di Sulawesi e provocato uno tsunami, uccidendo almeno 384 persone. La città costiera di Palu, quella maggiormente colpita dal violentissimo terremoto e successivo tsunami, è abitata da 350mila persone. Il sisma ha avuto magnitudo 7.5 e la scossa ha nuovamente sconvolto l’Indonesia.

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Più di 540 persone vengono curate in diversi ospedali locali in mezzo alla massiccia distruzione di Palu e mancano all’appello 29 persone. Il bilancio delle vittime potrebbe salire nei prossimi giorni, ha avvertito il portavoce dell’Agenzia di gestione dei disastri Sutopo Purwo Nugroho. Elettricità e comunicazioni sono state tagliate, rendendo difficile valutare il danno a Palu e nella vicina comunità di pescatori di Donggala, ha detto ancora. Jan Gelfand, capo della Croce Rossa Internazionale in Indonesia, lancia l’allarme rispetto a chi vive in realtà più isolate.

Con l’aeroporto di Palu chiuso, i soccorritori devono dirigersi nella città costiera su strada. Sulawesi è una delle isole più grandi del mondo e il viaggio dall’aeroporto più vicino è di circa 10-12 ore. Le difficoltà sono evidenti e i soccorritori stanno dando il massimo. A Palu, le autorità stanno ancora sollecitando i residenti a non entrare nelle loro case e dormire lontano dagli edifici – campi, strade o cantieri a causa del pericolo causato dalle scosse di assestamento. Dopo che un ospedale locale è stato danneggiato, il personale medico ha optato per il trattamento di dozzine di residenti feriti appena fuori dall’edificio, si apprende ancora. “Abbiamo bisogno di tende, medicine, tele, infermieri…”, l’appello che arriva dall’ospedale. Si teme che i morti possano essere migliaia man mano che si raggiungeranno le aree più remote dell’isola. Tra le dozzine di vittime c’era un controllore del traffico aereo che si era trattenuto per assicurarsi che un aereo passeggeri fosse decollato.

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