Follia a Cursi: padre, figlio e zia uccisi in una sparatoria dal vicino di casa

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Follia omicida a Cursi dove un uomo ha cominciato a sparare contro un vicino ed ha finito per uccidere tre persone. Vittime un padre, suo figlio e la zia del ragazzo.

Notte di follia a Cursi, nel Leccese (Puglia), un uomo ha fatto fuoco contro i propri vicini  ed ha ucciso tre persone in via Tevere prima di darsi alla fuga. Secondo una prima ricostruzione l’uomo ha atteso il ritorno a casa di Andrea M., il ragazzo di 36 anni era stato fino a quel momento con la fidanzata, quindi ha aperto il fuoco contro di lui. Le urla ed il rumore dello sparo hanno messo sull’attenti il padre del ragazzo, Francesco M., che sceso in strada ha cercato di frapporsi tra il figlio e l’assalitore. Il gesto protettivo dell’uomo gli è costato la vita poiché l’assassino ha sparato anche a lui uccidendolo. A quel punto anche gli zii e la madre del ragazzo (Fernanda Q.) sono scesi in strada e l’assassino, dopo aver sparato alcuni colpi anche in loro direzione si è dato alla fuga.

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Sparatoria a Cursi: i soccorsi e l’arresto dell’assassino

La situazione era gravissima, i due uomini erano a terra riversi nel proprio sangue e non davano segni di vita, la madre e la zia del ragazzo erano ferite e doloranti, l’unico rimasto incolume era lo zio che era riuscito a nascondersi prima che l’assassino sparasse verso lui e le due donne. Quando sono arrivati i soccorsi, per Andrea e Francesco non c’era più nulla da fare, Fernanda e la sorella Maria sono state invece portate in ospedale in gravi condizioni. La zia del ragazzo è morta qualche ora dopo in ospedale, mentre la madre è tuttora ricoverata nell’ospedale di Tricase.

Il colpevole è stato rintracciato ed arrestato dalle forze dell’ordine qualche ora dopo, si tratta del vicino di casa delle vittime Roberto P. (57 anni). L’uomo che ha colpito le sue vittime con una 357 Magnum non registrata e detenuta regolarmente è già stato trasferito al carcere di Borgo San Nicola (Lecce). A quanto pare il movente degli omicidi sono le continue liti di vicinato con i due uomini, ultima delle quali dovuta ad un parcheggio.

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