Rebecca, uccisa a 15 anni per una colazione: la madre chiede giustizia

uccisa per una colazione
Rebecca, uccisa per una colazione

La madre chiede giustizia per Rebecca, una ragazza di 15 anni ammazzata dal fidanzato per una colazione gratis

Una storia davvero assurda, quella che ha coinvolto una ragazza gallese che all’epoca dei fatti aveva 15 anni. Rebecca Aylward è stata uccisa nel 2010 dal suo fidanzato Joshua Davie a Maesteg, nel Galles. Per un motivo che più futile non si può: voleva ottenere una colazione gratis. Una storia che sembra inverosimile anche già soltanto a raccontarla, eppure invece accade anche questo. L’episodio drammatico è stato ricordato dalla madre di Rebecca, che ormai da 8 anni deve convivere con il dolore per l’assenza di sua figlia, uccisa da un folle che per giunta era anche il suo fidanzato. Ma evidentemente Joshua Davie non era esattamente la persona più equilibrata del mondo: la dinamica del delitto che gli è costato l’ergastolo è davvero agghiacciante, per la freddezza dimostrata e l’assoluto spregio dell’incolumità della sua ragazza. Davie, che all’epoca aveva 24 anni, fu sfidato da un amico a rompere il collo di Rebecca: in cambio gli avrebbe offerto la colazione. Ma senza alcun motivo valido, solo per un gioco, uno stupido gioco fra amici che è costato la vita ad una ragazzina adolescente, lasciando nella disperazione più assoluta sua madre.

Rebecca, uccisa per una colazione: la follia del fidanzato Joshua

Quando si leggono certe storie si fa davvero fatica a capire come funzioni il cervello di certe persone, cosa possano pensare, come ragionino. La storia di Rebecca e Joshua l’ha ripresa il tabloid inglese ‘Metro’. Un amico di Joshua Davie un giorno gli lanciò una sfida, raccontata nella ricostruzione dello stesso Joshua riproposta dal tabloid: “Sai quanto è duro rompere il collo di qualcuno? Era girata dall’altra parte e mi sono detto ‘ci siamo’. Ho provato a romperglielo, ma lei urlava e così ho preso una pietra e ho cominciato a colpirla. La cosa peggiore è stato sentire e vedere il cranio che si rompeva”. Una ricostruzione accurata almeno quanto agghiacciante. Dopo questo freddo racconto Joshua avrebbe chiesto all’amico “Allora, questa colazione?”. Oggi la famiglia di Rebecca ha creato un’associazione a sostegno di chi ha in famiglia vittime di crimini violenti. C’è anche un libro, scritto proprio dalla madre di Rebecca. Il racconto drammatico di una storia agghiacciante.

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