Giuseppe Balboni ucciso e gettato in un pozzo: amico confessa l’omicidio

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Giuseppe Balboni ucciso a Zocca con un colpo di pistola e gettato in un pozzo: un amico, suo coetaneo, confessa l’omicidio.

La mattina del 17 settembre scorso Giuseppe Balboni è uscito di casa per incontrare alcuni amici. Il ragazzo, che si era diretto al luogo dell’appuntamento in scooter, non aveva, però, più fatto ritorno. Il 17enne viveva a Zocca, nel modenese, con la famiglia ed i genitori, non vedendolo più rientrare a casa, hanno allertato le Forze dell’Ordine. La svolta nelle indagini è avvenuta quando un pescatore si è recato presso i carabinieri portando loro gli effetti personali del giovane, ritrovati nella zona di Serravalle. Da quel momento il ritrovamento del corpo e la ricostruzione delle ultime ore di vita del giovane hanno portato i carabinieri sulle tracce dell’assassino.

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Giuseppe Balboni ucciso e gettato in un pozzo: amico confessa l’omicidio

Il cadavere di Giuseppe Balboni, scomparso il 17 settembre scorso a Ciano di Zocca, nel modenese, è stato ritrovato senza vita in un pozzo di Tiola di Castello di Serravalle, nella città metropolitana di Bologna, durante la giornata di oggi. Dopo l’apertura del fascicolo per ipotesi di omicidio, i Carabinieri hanno iniziato ad ascoltare le testimonianze. Dopo che il referto medico che segnala come causa della morte un colpo d’arma da fuoco, gli agenti delle Forze dell’Ordine si sono avvicinati sempre più all’ultima persona che lo ha visto ancora vivo, un amico del ragazzo e suo coetaneo che, messo sotto pressione dagli inquirenti, ha confessato l’omicidio. L’arma che ha freddato il 17enne apparterrebbe, secondo la ricostruzione dei carabinieri, al padre del giovane che ha sparato. Dopo la confessione, la Procura per i minorenni di Bologna ha emesso un provvedimento di fermo contro il reo confesso con l’accusa di omicidio. Gli investigatori sono risaliti al coetaneo ripercorrendo a ritroso le ultime ore di vita della vittima sino a che non è emerso che era, appunto, l’omicida la persona che il 17enne doveva incontrare quella mattina. La vittima, infatti, prima di uscire di casa aveva detto ai genitori che avrebbe incontrato gli amici.

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Marta C.

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