Decreto Salvini approvato: sicurezza, migranti e campi rom

Salvini
(Photo credit should read ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)

E’ stato approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto sicurezza, quello che lo stesso ministro dell’Interno chiama “Decreto Salvini”. Il leader della Lega commenta così questa importante giornata: “#DecretoSalvini Sicurezza e Immigrazione, alle 12.38 il Consiglio dei Ministri approva all’unanimità! Sono felice. Un passo in avanti per rendere l’Italia più sicura. Per combattere con più forza mafiosi e scafisti, per ridurre i costi di un’immigrazione esagerata, per espellere più velocemente delinquenti e finti profughi, per togliere la cittadinanza ai terroristi, per dare più poteri alle Forze dell’Ordine.
Dalle parole ai fatti, io vado avanti!”.

Le misure principali del Decreto Sicurezza

Togliere la cittadinanza a chi viene condannato per terrorismo. Salvini commenta così: “Togliere la cittadinanza a chi è stato condannato per reati di terrorismo è assoluto buon senso. Non lediamo nessuno diritto fondamentale: se entri a casa mia e spacci ti accompagno da dove sei arrivato”. A corollario di questa misura anche per i richiedenti asilo lo stop alla domanda in caso di pericolosità sociale o condanna in primo grado.

Nuove assunzioni nelle forze dell’ordine. “Ottantaremila arrivi in meno significa un miliardo di euro di risparmio. Di questi ne potremmo spendere 350 milioni assumendo finalmente dopo anni di blocco 10mila uomini e donne delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza in questo Paese” spiega Salvini.

Lotta alla mafia. “Apriremo quattro sedi periferiche dell’agenzia dei beni confiscati ai mafiosi perché questa gente non smette di fare il mafioso se gli scrivi un libro o gli fai un telefilm. Devi portargli via le ville, i negozi, gli appartamenti, i conti, i capannoni” conclude Salvini.

Sono poi previste per combattere in modo più efficace mafiosi e scafisti. Il premier Conte commenta così queste misure: “In un quadro di assoluta garanzia dei diritti delle persone e dei trattati, andiamo a operare una revisione per una disciplina più efficace. Ci sono norme contro la mafia e il terrorismo. Abbiamo alla fine, rispetto alla formulazione originaria, unificato in un unico decreto i due decreti immigrazione e sicurezza. E’ più funzionale anche in ragione della complementarietà della materia unificare in un’unica struttura normativa il decreto immigrazione che contiene varie norme: l’obiettivo – ha spiegato il premier – è quello di operare, cosa che in effetti non era stata fatta da anni, una riorganizzazione razionale dell’intero sistema di riconoscimento e protezione internazionale per adeguarlo agli standard europei. Ci siamo accorti, studiando la materia, che avevamo disallineamenti significativi rispetto alle discipline vigenti in altri paesi Ue e allora siamo intervenuti per affrontare in modo più efficace l’emergenza terrorismo in un quadro di assoluta garanzia per la tutela dei diritti fondamentali è delle persone e nel rispetto delle convenzioni internazionali cui l’Italia aderisce, i principi della Costituzione e trattati”.

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