Lele Spedicato, ore decisive: come sta il chitarrista dei Negramaro

Lele Spedicato
(Instagram)

Il dramma di Lele Spedicato, ore decisive secondo un parere medico: come sta il chitarrista dei Negramaro colpito da un’emorragia cerebrale.

Sono ore decisive per la sorte di per Lele Spedicato, il chitarrista dei Negramaro: i medici della Rianimazione dell’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce in una nuova nota rilevavano un “cauto ottimismo”. Come noto, il musicista salentino ha accusato un malore lunedì mattina nel giardino di casa sua. L’ospedale ha emesso un comunicato nel pomeriggio stesso, spiegando che l’artista è in prognosi riservata. Grande è la preoccupazione, da parte di parenti, amici e dei fans della band salentina.

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Le condizioni di Lele Spedicato: il parere medico e il messaggio dei Negramaro

Lele Spedicato sta per diventare papà: la moglie Clio Evans infatti è incinta. Ieri un nuovo comunicato dei medici aveva evidenziato che i parametri vitali del musicista sono “buoni” e sottolineano che “l’assenza di peggioramenti” nella notte “induce a un pizzico di ottimismo”. Arrivano adesso le parole del dottor Alessandro Olivi, professore ordinario Neurochirurgia all’Università Cattolica e direttore Neurochirurgia Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli, il quale ritiene “decisive” le prossime ore.

Ha spiegato in un’intervista a ‘Leggo’: “Bisogna vedere prima i danni diretti prodotti dall’emorragia e se sta facendo o farà danni indiretti. Bisogna capire la localizzazione: se l’emorragia si trova vicino alla zona della parola può avere un effetto notevole sulla qualità della vita e sul potenziale recupero completo del paziente. Le variabili sono molte”. In ogni caso, “c’è sempre la speranza che l’accaduto non causi danni permanenti”. Un’ora fa, i Negramaro hanno postato un nuovo messaggio su Instagram: “Grazie a tutti per questo caloroso sostegno e questo grande affetto, siamo certi che il nostro Lele lo stia raccogliendo tutto per tornare più forte. Serviranno ancora i vostri pensieri più positivi per i giorni che verranno. Non sarà un’attesa facile ma gli siamo tutti vicini. Saremo forti e pronti per il suo grande ritorno”. Ieri la band aveva visitato per pochi minuti il collega e amico in ospedale.

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