Miss Italia 2018, Chiara Bordi: “In gara per un sogno, non faccio pena”

Chiara Bordi
(Instagram)

Ieri la finalissima di Miss Italia 2018, la storia di Chiara Bordi la concorrente disabile con una protesi: “In gara per un sogno, non faccio pena”.

Ieri si è svolta la finale di Miss Italia 2018, contrassegnata dalle polemiche della vigilia legate alla partecipazione di Chiara Bordi, la ragazza in concorso con una protesi a causa di un incidente col motorino. La giovane è stata presa di mira da diversi haters nei giorni scorsi. In un’intervista ha ribattuto alle polemiche: “Non capisco perché dovrei far pena”. Il suo sogno, ha spiegato, “è abbattere questi muri che esistono nella società”.

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La storia di Chiara Bordi: rinata dopo l’incidente con il motorino

La finalissima è stata vinta dalla marchigiana Carlotta Maggiorana. Chiara Bordi è salita sorprendentemente sul terzo gradino del podio: la sua storia, divenuta di dominio pubblico grazie a Miss Italia, è nota. Da tempo, infatti, la ragazza si batte contro le barriere architettoniche, ma soprattutto mentali, che la disabilità costringe molte persone ad affrontare. La 18 enne di Tarquinia nel 2013 a seguito di un incidente con motorino è rimasta senza una gamba.

Da quel momento in poi, dunque, porta una protesi, che le garantisce una vita normale: Chiara Bordi però non dimentica quel 5 luglio di cinque anni fa e anche quest’anno ha pubblicato su Instagram un lungo ricordo di quei momenti, la rabbia per quanto accaduto, la lunga convalescenza e poi il ritorno alla vita di tutti i giorni grazie a quella protesi. La ragazza – che in pochi mesi ha subito 15 operazioni – non si è mai arresa e nei mesi scorsi ha vinto la sua battaglia contro l’assicurazione. La sua forza di volontà l’ha anche spinta ad affrontare le passerelle: “La felicità dipende da chi ci sta intorno ma è prima di tutto una scelta che nasce dentro di noi”, raccontava alcuni mesi fa in un’altra intervista. Poi ancora: “La verità è che non mi sento un’eroina. Ho fatto solo quello che si fa in questi casi. E in questi casi sei davanti a un bivio: o vivi o muori”.

 

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Ho odiato la vita,ho maledetto il destino,quella sera,quel momento,ho sperato di tornare indietro o partire anche solo un secondo dopo,ho chiesto a Dio o chissà cos’altro perché fosse successo proprio a me,mi sono fatta centinaia di domande riguardo al futuro,ho visto il mio corpo quasi distrutto e preferivo voltare lo sguardo altrove piuttosto che guardarmi le gambe.Ho dovuto guardare sfumarsi nella mia testa i sogni e le certezze che avevo,ho visto persone soffrire per me e ho sofferto per loro,ho provato sensi di colpa e quasi il desiderio di morire…poi ho desiderato con tutta me stessa di tornare ad una vita normale,sono rinata ed insieme a me sono rinati tutti i sogni,le aspettative e la voglia di vivere,ho rivisto le mie gambe camminare,stavolta con una protesi ma a mio parere molto più belle di prima,ho visto le cicatrici chiudersi e il mio corpo si è arricchito di segni,pieni di ricordi e di orgoglio.Mi sono riempita di forza e ho affrontato la vita col mio nuovo corpo,e soprattutto con la mia nuova testa.Ho fatto scalate,ho preso il brevetto da sub,ho provato sport che prima neanche immaginavo,sfilo e faccio servizi fotografici in tutta Italia e a Londra,racconto la mia storia nelle scuole con SuperAbile,e vedo ogni volta centinaia di faccette incuriosite e interessate a quello che dico.Ma la cosa che mi rende più orgogliosa di me stessa è guardare come sono arrivata in quell’ospedale la notte del 5/07/2013,e confrontarla con la me del 5/07/2018,di nuovo in piedi e che guardo queste foto ora che quel tunnel che mi sembrava così infinito è ormai un capitolo chiuso nel migliore dei modi.Non nascondo che c’è un velo di tristezza in questo giorno,perché ricorda tante cose e i ricordi a volte sono così forti che sembra di rivivere certi momenti,ma è il giorno della mia rinascita, dell’inizio di una seconda vita.Ora,a distanza di 5 anni,mi rendo conto che quel giorno mi ha aperto migliaia di strade,una più bella dell’altra.Certo ci sono difficoltà che altri non hanno,che a volte mi fanno salire il sangue al cervello.Ci vuole una buona dose di forza di volontà per affrontare la vita di tutti i giorni,ma,in fin dei conti,a me le sfide sono sempre piaciute.🌸

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