Manuela Bailo, il movente un tatuaggio: l’assassino verso i domiciliari

manuela bailo
(foto dal web)

Si torna a parlare del caso di Manuela Bailo, il movente un tatuaggio: intanto, Fabrizio Pasini, l’assassino va verso i domiciliari.

Si torna a parlare del caso dell’omicidio di Manuela Bailo. Il movente del delitto, commesso da Fabrizio Pasini, reo confesso per l’omicidio della bresciana, sarebbe un tatuaggio che aveva la donna. La tesi dell’accusato di una caduta accidentale perde sempre più credibilità. “La morte di Manuela è avvenuta attraverso un’arma da taglio che ha comportato la recisione della carotide”, aveva spiegato il procuratore capo di Brescia Tommaso Buonanno.

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Perché Fabrizio Pasini potrebbe finire ai domiciliari?

Ma l’arma del delitto ancora non si è trovata e tanti sono i punti ancora da chiarire riguardo l’omicidio. Davvero la lite è scoppiata per un motivo banale come può essere un tatuaggio? Questa la domanda alla quale gli inquirenti cercano di rispondere in queste ore. In queste ore intanto emerge un’ipotesi che lascia sconcertati in molti: Fabrizio Pasini potrebbe presto finire ai domiciliari.

La decisione è infatti nelle mani del gip di Brescia e in base al nostro ordinamento giudiziario è tutt’altro da escludere. Pasini infatti parla di fatalità e non si trova l’arma del delitto: elementi che potrebbero andare a suo favore, qualora si optasse per un regime di detenzione diverso dal carcere. Non solo: andranno soppesate dal gip il rischio di fuga e di inquinamento delle prove. Infine, ci sarebbe la carta dell’infermità mentale, che i legali dell’ex sindacalista potrebbero giocarsi.

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