Romano Fenati, squalificato e licenziato: “Torno a lavorare in ferramenta, non corro più”

Fenati
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Romano Fenati, squalificato e licenziato: “Torno a lavorare in ferramenta, non corro più”. 

Romano Fenati con il suo folle gesto sulla pista di Misano (qui tutti i dettagli di quanto accaduto) potrebbe aver messo la parola fine a soli 22 anni alla sua carriera come motociclista professionista. E’ lui stesso a parlarne ora dopo le goffe scuse di ieri e l’attacco feroce subito (a ragione) da più parti: “Col motomondiale ho chiuso. Non correrò mai più. Non è più il mio mondo. Troppa ingiustizia. Ho sbagliato, è vero: chiedo scusa a tutti. Volete vedere il mio casco e la tuta? C’è una lunga striscia nera: la gomma di Manzi. Mi ha attaccato tre volte e anche lui avrebbe potuto uccidermi, come dite voi. L’ultima volta lo aveva fatto 500 metri prima, allora ho pensato: adesso faccio lo stesso, ti dimostro che posso essere ‘cattivo’ come te – ha proseguito – E magari finalmente capirai cosa significa. Però non ho mai pensato di fargli male, giuro”.

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“Per un po’ lavorerò nei negozi di ferramenta del nonno, con lui e la mamma. Del resto, lo facevo già. E poi, ho un progetto ad Ascoli: ma preferisco non parlarne – ha concluso il pilota – Se mi mancheranno le corse? Io sono sempre sceso in pista per vincere. Per essere Romano Fenati. Ma mi rendo conto che a nessuno importa di me, di quello che sto soffrendo. E allora, meglio dire addio. Per sempre”.

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