Ponte Morandi crollato a Genova, coinvolte 20 persone: indagato anche Brencich, l’ingegnere che denunciò “aspetti problematici”.
Ancora polemiche rispetto alla tragedia del Ponte Morandi di Genova. Ieri la Procura del capoluogo ligure ha annunciato di aver indagato venti persone, accusate di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e attentato colposo alla sicurezza dei trasporti. Inoltre la procura di Genova ha iscritto nel registro degli indagati le società Autostrade e Spea Engineering per responsabilità dell’ente.
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Chi è Antonio Brencich, uno degli indagati per il disastro di Genova
Tra gli indagati, ci sono l’a.d. di Autostrade per l’Italia, Giovanni Castellucci, e il provveditore per le opere pubbliche di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta Roberto Ferrazza, poi altri dirigenti di Autostrade per l’Italia e dirigenti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Iscritto nel registro degli indagati anche Antonio Brencich, professore associato di Costruzioni in C.A. e C.A.P. dell’Università di Genova. L’ex membro della commissione ispettiva del Mit sul crollo del Ponte Morandi, da cui si dimesso a fine agosto è stato tra i primi a parlare in un certo senso di disastro annunciato.
Infatti, subito dopo il drammatico crollo, vennero pubblicate critiche del docente sul sito Ingegneri.info e in quell’intervento si parlava in maniera molto netta di “diversi aspetti problematici” riguardanti il Ponte Morandi. Sempre Brencich ha effettuato un sopralluogo nei pressi del crollo per analizzare l’accaduto. L’esperto ingegnere non è l’unico ad aver denunciato gravi mancanze: c’è anche e soprattutto una relazione del ministero delle Infrastrutture che è stata redatta diverso tempo prima del disastro e che sottolinea come gli aumenti dei pedaggi sono “superiori a quelli dell’inflazione”, che gli investimenti sono “inferiori a quelli programmati”.
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