Ordine dei medici commissariato dal Ministero, ecco cosa sta succedendo

Ordine dei Medici
(Getty Images)

L’Ordine dei medici di Catania è stato commissariato dal Ministero della Salute per gravi problemi amministrativi.

Il Ministero della Salute su suggerimento del ministro Grillo ha provveduto a commissariare l’Ordine dei Medici di Catania. La comunicazione dell’avvio delle procedure d’indagine è arrivata ieri mattina al presidente della Federazione nazionale Filippo Anelli e per conoscenza allo stesso ordine di Catania. Decisivo nello spingere il Ministero in tale direzione è stato il recente rinvio a giudizio del dottor Massimo Buscema (presidente dell’Ordine dei Medici) riguardo a comportamento tenuto nei confronti di un paziente mentre svolgeva il suo lavoro come direttore del reparto di Diabetologia all’ospedale Cannizzaro di Catania.

Commissariato l’Ordine dei Medici di Catania, il comunicato del Ministero

Nella nota pubblicata dal Ministero sul commissariamento si legge che le motivazioni di tale provvedimento sono da imputare ad una situazione di incertezza durevole che ha portato l’Ordine a non poter mantenere il suo regolare funzionamento amministrativo: “La situazione di incertezza che continua a persistere ormai da diverso tempo per l’Ordine dei Medici di Catania, aggravata ancora di più da questi ultimi eventi, rafforza la convinzione di questo Ministero che l’Ordine non sia più in grado di assicurare il proprio regolare funzionamento amministrativo”.

Nello stesso viene fatto presente che tale situazione di incertezza ha creato forte disagio nei cittadini e nei medici catanesi che vedono nell’ordine una forma di garanzia per la loro salute. Quindi nella parte conclusiva viene spiegato inoltre che il commissariamento era stato richiesto al ministro della Salute Grillo dai consiglieri dimissionari Lo Gerfo, Pennisi, Rizzo, Cosentino e Di Mauro: “Prescindendo dalle gravi censure mosse all’atteggiamento comportamentale del dottore Massimo Buscema, che dovranno trovare conferma nelle opportune sedi giudiziarie, si esprime massima soddisfazione perché tale convincimento si fonda sui rilievi espressi dai dottori Di Mauro, Cosentino, Lo Gerfo, Pennisi e Rizzo da noi patrocinati”.

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