Salvini nel 2016: “Io sto con le forze dell’ordine, chiedono sicurezza”

matteo salvini
(screenshot video)

Matteo Salvini nel 2016 al fianco di Gianni Tonelli: “Io sto con le forze dell’ordine, chiedono sicurezza”, il video viene riproposto.

In queste ore sta divenendo nuovamente virale su Facebook un video del 2016 che vede il leader della Lega Matteo Salvini affianco a Gianni Tonelli, segretario generale aggiunto del Sap (Sindacato Autonomo di Polizia), oggi deputato del Carroccio. Tonelli in quel periodo era in sciopero della fame “perché chiede sicurezza, chiede che le forze dell’ordine possano lavorare”. Queste all’epoca le proposte di Salvini, nel frattempo divenuto Ministro dell’Interno: “Tutela per chi porta la divisa, sicurezza per i cittadini italiani, speriamo che le richieste di Tonelli siano esaudite e che finisca questa vergogna, quindi anche il suo sciopero della fame”.

L’intesa tra Gianni Tonelli e il ministro dell’Interno Matteo Salvini

Gianni Tonelli, in questi giorni, aveva fatto sentire la propria voce rispetto al film “Sulla mia pelle”, che ricostruisce la vicenda di Stefano Cucchi: “Mi chiedo: si può mandare in mezzo mondo un film che dà allo spettatore un’idea non suffragata da sentenze?”, ha dichiarato in un’intervista al Tempo. Ma Tonelli aveva fatto sentire la propria voce di recente anche dopo il furto in casa dei genitori di Salvini e le due bombe contro la sede della Lega a Treviso.

Queste le sue parole al sito ‘Affari Italiani’: “Voglio augurarmi che siano eventi casuali. Certamente ci sono tanti poteri forti che hanno da temere da questo governo e quindi anche da Matteo Salvini perché la fila di mascalzoni nel nostro Paese è molto lunga. I mascalzoni stanno nelle strade e anche tra i colletti bianchi”. Tra Tonelli e il ministro dell’Interno c’è massima intesa: “Matteo Salvini è il simbolo della genuinità, si può condividere o no il suo pensiero – io lo condivido pienamente – ma non tutti condividono le intenzioni, che sono quelle di ridare dignità, serietà e onestà al Paese e di applicare le regole di buon senso della massaia nella gestione della cosa pubblica”.

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