Genova, ecco i nomi di chi sapeva che il Ponte Morandi era a rischio crollo

Ponte Morandi
(Websource)

Dopo aver concluso le indagini preliminari la Guardia di Finanza ha consegnato alla procura di Genova una lista di persone che erano a conoscenza delle criticità del Ponte Morandi.

Concluse le indagini e le ricostruzioni, la Guardia di Finanza ha consegnato alla procura ligure una lista di trenta nomi, tutte persone che erano a conoscenza delle criticità presentate dal Ponte Morandi e che avevano la possibilità di intervenire prima che si verificasse la tragedia. Tra questi ci sono dirigenti di Autostrade per l’Italia e di Spea (la società del gruppo Atlantia che si occupa della manutenzione delle autostrade), membri del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e membri dell’amministrazione regionale. Al momento si tratta di una lista provvisoria, anche perché per ognuno di essi dev’essere stabilito il capo d’imputazione. Le accuse partono dall’abuso di ufficio e passano per omicidio colposo e si concludono attentato colposo alla sicurezza stradale e omicidio stradale plurimo colposo.

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Genova: la lista di chi sapeva del possibile crollo del Ponte Morandi

Nella lista presentata dalla Finanza alla procura ci sono manager, dirigenti e tecnici che in questi anni hanno ricevuto segnalazioni o comunicazioni riguardanti le criticità presentate dal viadotto che sovrastava il torrente Polcevera e che per il ruolo occupato al momento in cui sono stati messi al corrente dei rischi presentati dal ponte, avrebbero avuto il diritto ed il dovere di prendere provvedimenti a riguardo per evitare la tragedia occorsa il 14 agosto scorso. I nomi non sono stati condivisi in toto, ma ‘Repubblica’ ed il ‘Corriere della Sera’ hanno diffuso quelli più importanti.

Com’era lecito aspettarsi per Autostrade per l’Italia ci sono i nomi del presidente Fabio Cerchiai e dell’amministratore delegato Giovanni Castellucci in quanto responsabili legali dell’operato dell’azienda. A loro si aggiungono Michele Donferri Mittelli (responsabile delle opere di manutenzione) e Paolo Strazzullo (responsabile dell’opera di retrofitting per rinsaldare la struttura). I nomi più in vista del Ministero dell’Infrastrutture sono: Vincenzo Cinelli, Bruno Santoro e Giovanni Proietti. Se il primo è il direttore generale della vigilanza, il secondo era a capo della divisione tecnico-operativa delle autostrade e l’ultimo responsabile della divisione analisi ed investimenti. Nella lista figurano anche  tre figure di spicco della Spea: Antonio Galatà (A.D. di Spea), Massimliano Giacobbi (responsabile retrofitting) e Massimo Bazzanelli (capo del piano sicurezza).

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